OVADA – Non stanno con le mani in mano i ragazzi della Casa di Carità Arti e Mestieri, anche perché con le mani, e soprattutto con la testa, vogliono costruire il proprio futuro. Per combattere l’emergenza sanitaria, la scuola si è organizzata con iniziative di didattica a distanza attraverso l’uso del web e delle nuove tecnologie, per recuperare parte del programma scolastico e garantire un confronto continuo con i docenti.
Niente vacanze prolungate quindi, anzi, gli studenti possono capire ancora meglio il significato di certe parole dei docenti ripetute spesso in classe “qui gli smartphone si ritirano quando non servono per fare lezione!”. Proprio gli smartphone diventano strumenti fondamentali per la didattica a distanza: gli studenti possono tramite gruppi whatsapp chattare e videochiamarsi con i docenti per discutere, ascoltare e corregge i compiti assegnati.
“Abbiamo proposto un nuovo utilizzo degli strumenti spesso sottovalutati, che quotidianamente teniamo in mano”. Tutti gli studenti hanno uno smartphone con connessione internet e devono imparare ad utilizzarli al meglio, soprattutto per sfruttarli nel mondo del lavoro. Trovare momenti di formazione anche in questo periodo di crisi è la scelta della Casa di Carità Arti e Mestieri: il rapporto studente-docente avviene in modo semplice ed intuitivo attraverso compiti assegnati subito verificabili dal docente, proprio come nel rapporto dipendente-datore o cliente-libero professionista.
In questi giorni l’homeschooling dei ragazzi dei corsi di Servizi di Promozione ed Accoglienza è rappresentata anche dalla gestione della pagina Facebook “Ovada Futura”, dove, coordinati dagli insegnanti, condividono informazioni utili da fonti autorevoli e verificate sull’attuale situazione e su come arricchire queste giornate visitando luoghi all’aperto, punti panoramici e passeggiate caratteristiche della nostra zona.
I futuri meccanici ed elettricisti, invece, si stanno dilettando nella ricerca e nella progettazione di nuovi prodotti artigianali, individuando i tempi di lavorazione, le procedure e anche le strategie di commercializzazione. Dopo le penne in legno e resina ci aspettiamo nuovi prodotti Made in Italy da proporre come gadget.
È la scuola quindi che si inserisce nella nuova quotidianità dei ragazzi e delle ragazze, con docenti preparati ad affrontare le sfide del lavoro “alleniamo in classe i ragazzi al rispetto delle regole e all’utilizzo delle nuove tecnologie, ma riuscire a testarle sul campo diventa ancora più importante, è l’esperienza che ci fa imparare qualcosa di nuovo”.