Rifiuti, passa all'unanimità la mozione-accusa di Dem e M5s
Approvato dal consiglio comunale di Novi Ligure il documento dell'opposizione
Dem, M5s e Solo Novi chiedono che il sindaco di Novi Ligure prenda le distanze dal presidente del Csr Angelo Ravera
NOVI LIGURE — Tutta l’opposizione contro il sindaco Gian Paolo Cabella e contro l’ipotesi di costruzione di un inceneritore di rifiuti a Novi Ligure. Democratici, Movimento 5 Stelle e Solo Novi, il gruppo di Marco Bertoli, vogliono la “testa” di Angelo Ravera, presidente del Csr, il Consorzio servizi rifiuti, reo di aver reso sull’inceneritore dichiarazioni alla stampa «che sono in aperto contrasto con quanto deciso dal consiglio comunale di Novi», sostengono dall’opposizione (che in consiglio ha la maggioranza).
Meno di due mesi fa, infatti, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la giunta «ad astenersi dal compiere atti che impegnino l’amministrazione comunale nel progetto di un inceneritore, quanto meno fino all’approvazione del nuovo piano regionale sui rifiuti».
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Il vero obiettivo dell’attacco però non è tanto Ravera, quanto il sindaco Cabella e il segretario della Lega Giacomo Perocchio: «Stanno portando avanti il progetto contrariamente a quanto disposto dalla massima assise cittadina. È un fatto gravissimo – dicono Dem, M5s e Solo Novi – Cabella smentisca le dichiarazioni di Ravera, si unisca a noi nel chiedere le sue dimissioni dal ruolo di presidente del Csr e ribadisca il rispetto di quanto disposto dal consiglio comunale».
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Le dichiarazioni di Ravera arrivano al termine di una settimana tesa, sempre a causa del termovalorizzatore di rifiuti. Martedì in consiglio comunale il capogruppo di Solo Novi Bertoli ha preso la parola per comunicare che il segretario della Lega Perocchio poche ore prima si era incontrato con l’amministratore delegato di Acos Giorgio Pafumi per parlare del termovalorizzatore.
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Bertoli ha affermato che Perocchio avrebbe incontrato Pafumi per riferirgli che sulla realizzazione del termovalorizzatore si è a buon punto, «perché fra poco ci sarà l’intesa tra Iren e Csr» (tirato in mezzo da Bertoli, Pafumi il giorno dopo ha dovuto prendere carta e penna per spiegare al sindaco Cabella che non ha dato mandato a nessuno di parlare al consiglio comunale in sua vece, ma ormai la frittata era fatta).
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Perocchio ha replicato: «Abbiamo votato la mozione sul termovalorizzatore e infatti il Comune di Novi non ha fatto nulla. Ma non ci siamo solo noi, nel Csr ci sono centinaia di Comuni e ci sono aziende ed enti che si stanno muovendo in attesa che esca tra pochi mesi il nuovo Piano rifiuti regionale, di cui per ora esiste una bozza pubblicata sul sito della Regione Piemonte».
Il capogruppo dei Democratici Simone Tedeschi e la consigliera di centrodestra Francesca Chessa hanno criticato il comportamento di Perocchio: «I consiglieri non avrebbero dovuto fare passi nella direzione dell’inceneritore, la mozione approvata dal consiglio comunale era molto chiara in tal senso».
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