Giuseppe Cederna, storie di migranti a teatro
Il grande pubblico ha conosciuto Cederna con “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores. Sarà ad Arquata con "Da questa parte del mare"
ARQUATA SCRIVIA — Un viaggio struggente, lirico e ruvido, per storie e canzoni, sulle migrazioni umane, ma anche sulle radici e sul senso dell’“umano”: in scena alcuni sassi e un cerchio di terra che abbraccia un simbolico mare nostrum da attraversare e da difendere; sul palco un attore che dà voce a quelli che non hanno voce per essere ascoltati. Si tratta dello spettacolo Da questa parte del mare che l’attore Giuseppe Cederna porterà in scena sabato 12 ottobre al teatro della Juta di Arquata Scrivia.
Si apre così, con un tributo a Gianmaria Testa, la rassegna organizzata dal Teatro della Juta in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo e con il patrocinio dei Comuni di Arquata e Gavi. Ciò che verrà rappresentato sul palcoscenico è tratto dal libro (e dal disco) di Gianmaria Testa e portato magistralmente in scena da Giuseppe Cederna. Firma la regia Giorgio Gallione.
Lo spettacolo è il racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni che hanno contribuito a dar vita ad ognuna delle canzoni dell’album omonimo ed è un po’, anche, inevitabilmente, il racconto di Gianmaria stesso e delle sue radici. È il racconto dei grandi movimenti di popolo di questi anni, ma è anche il racconto delle radici e della loro importanza. Radici che non sono catene, ma sguardi lunghi.
È il libro con cui Gianmaria si è congedato in pace, dopo una vita onesta e dritta. È un patrimonio di riflessioni umanissime, senza presunzioni di assolutezza. Un distillato di parole preziose che riesce a restituirci ancora e per sempre la voce di Gianmaria. Uno sguardo lucido, durato più di 20 anni, sull’oggi. Una lingua poetica, affilata, tagliente, insieme burbera ed emozionata.
Cederna più volte ha condiviso il palcoscenico con Gianmaria, e con lui condivide ancora, soprattutto, una commossa visione del mondo. Giorgio Gallione, altro amico di Gianmaria, cura la regia, provando a tradurre in linguaggio, immagini e forma teatrali, parole pensate per la pagina scritta, ma dense di sonorità e musica. Ingresso posto unico 12 euro (è ancora possibile abbonarsi). Info e prenotazioni: 345 0604219.