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Lovelli, sì alle strategie di sviluppo per il terzo valico e non agli interessi lobbistici
L'onorevole del Partito Democratico, Mario Lovelli, interviene sulla situazione del progetto di Tav e Terzo Valico e dice sì alle strategie di sviluppo del territorio. E invita a lasciare da parte interessi personalistici e lobbistici.
L'onorevole del Partito Democratico, Mario Lovelli, interviene sulla situazione del progetto di Tav e Terzo Valico e dice sì alle strategie di sviluppo del territorio. E invita a lasciare da parte interessi personalistici e lobbistici.
“Sarebbe veramente desolante se la presa di posizione del Presidente della Regione Liguria in merito alla Tav finisse per essere rubricato a lotta fra territori per far prevalere interessi lobbistici privati nella realizzazione di un sistema moderno di infrastrutture e servizi nel Nord Ovest”, con queste parole del Pd l’onorevole Mario Lovelli la situazione relativa al progetto di Tav e Terzo Valico Ferroviario. “Ancor più se oltre a questo si determinasse nell’ambito del Pd e del centro sinistra una diversità di visioni strategiche circa il futuro delle nostre regioni e dei loro collegamenti europei che erano state oggetto negli anni passati di elaborazioni comuni, politiche e istituzionali. Anzi, nel momento in cui le tre grandi città metropolitane sono governate da amministrazioni di centro sinistra, sarebbe necessario rilanciare un patto fra le stesse che ne renda credibile il loro ruolo propulsivo per la crescita economica del Paese, a favore della quale la rete infrastrutturale e logistica deve rientrare in un disegno coerente inserito nella programmazione europea”.
“In questo quadro il problema delle risorse non puo’ essere risolto spostando le poche disponibili dall’uno all’altro. Semmai la questione riguarda la carenza di finanziamenti complessivi nel bilancio dello Stato, la responsabilità del governo in tal senso, e la credibilita’ dei progetti in campo per realizzare un sistema di trasporti sostenibile che sposti quote consistenti di passeggeri e di merci dalla gomma alla rotaia. Finora questo non sta avvenendo, come evidenziano statistiche recenti,mentre sulle linee Alta Velocita’ realizzate in Italia non e’ ancora transitato un solo convoglio merci. Bisogna ragionare su questo, mentre si riafferma la necessità di proseguire sulla realizzazione delle reti TEN T, che sono indispensabili in un’Europa allargata che avvicini fra loro popoli, Stati e sistemi economici. Ma le priorita’ devono essere ben delineate a livello nazionale e non ridursi a una lotta “autistica” fra sostenitori di corridoi, come quello 5 e il 24 che si devono integrare e che, nel nostro caso, convergono entrambe sul territorio piemontese. Oggi non e’ credibile il piano finanziario che sorregge la costruzione del terzo valico dei Giovi per lotti costruttivi (tant’e vero che il contenzioso fra Rfi e General Contractor e’ tuttora aperto) ma e’ anche tutto da costruire il piano di finanziamento complessivo della Torino-Lione, a cominciare dal nuovo accordo con la Francia. Sarebbe il caso che gli esponenti politici e istituzionali del Pd si concentrassero su questo tema anziche’ innescare litigi politico-regionali dietro ai quali si muovono sempre con grande disinvoltura le lobby interessate a far prevalere interessi privati anziche’ finalita’ di pubblico interesse”.