Busalla tra gli obiettivi del fondamentalista cristiano
Anche Busalla, cittadina al confine tra Liguria e Piemonte, sarebbe stata tra gli obiettivi che Anders Behring Breivik voleva colpire
Anche Busalla, cittadina al confine tra Liguria e Piemonte, sarebbe stata tra gli obiettivi che Anders Behring Breivik voleva colpire
Tra gli obbiettivi di Breivik anche l’Italia: nella lista sedici impianti petroliferi.
“Il modo più efficace per mutilare gli attuali regimi multiculturalisti dell’Europa occidentale”: così il manifesto di Breivik definisce le “operazioni di sabotaggio”, cui dedica un intero capitolo, ricco di dettagli tecnici su come organizzarle, e con una lista di potenziali obiettivi. Il documento elenca gli impianti di Porto Marghera, Milazzo, Sarroch, Trecate, Gela, Sannazzaro de Burgondi, Taranto, Livorno, Cremona, Busalla, Roma, Falconara Marittima, Mantova, Augusta, gli Impianti Sud e Nord del siracusano.
Un attacco a una raffineria, secondo il documento, richiederebbe per un “Cavaliere della Giustizia” una pianificazione di uno-tre anni, un budget di 30-100 mila euro e provocherebbe danni fino a 40 miliardi di euro. Un “regime”, si legge nel documento redatto in inglese “non può essere sconfitto senza paralizzarne l’economia”. L’autore del manifesto consiglia quindi ai potenziali attentatori di studiare i “casi storici”, da quello di Oklahoma City a quello dell’11 settembre, che elenca e descrive specificando una stima dei danni economici causati.
A Busalla, vicino al centro abitato, è presente la raffineria della IPLOM (Industria Piemontese Lavorazione oli minerali) che produce carburanti.