Centrali a biomasse: Voltaggio e Predosa le più contestate
Si chiama Nimby Forum e rappresenta un osservatorio permanente delle contestazioni territoriali a carattere ambientale. E nella mappa dei siti contestati ha monitorato anche due progetti della "nostra" provincia. Si tratta delle centrali a biomasse di Voltaggio e Predosa.
Si chiama Nimby Forum e rappresenta un osservatorio permanente delle contestazioni territoriali a carattere ambientale. E nella mappa dei siti contestati ha monitorato anche due progetti della "nostra" provincia. Si tratta delle centrali a biomasse di Voltaggio e Predosa.
Si tratta, appunto, della centrale a biomasse di Voltaggio e di quella di Predosa. I due impianti fanno, infatti, parte dei 17 siti contestati in Piemonte durante lo scorso anno e monitorati, attraverso media nazionali e locali, dall’osservatorio Nimby. In totale e cioè in tutto il Paese sono ben 320 i progetti che hanno subito o subiscono ancora ritardi in seguito a contestazioni della popolazione locale. In alcuni casi si tratta di proteste che riescono a stoppare o ritardare la partenza dei cantieri, ma in molti più casi la contestazione significa solo una paralisi allo sviluppo di alcuni territori.
Nello specifico, i progetti più contestati non sono quelli che riguardano trasporti ed infrastrutture – come si potrebbe pensare – ma quelli relativi alle energie rinnovabili ed in particolare ad impianti solari, eolici e centrali a biomasse.
In particolare, le due contestazioni della “nostra” provincia riguardano prima Voltaggio, dove il progetto prevede una centrale di 15 Mw, proposta dalla Voltaggio Energia ed autorizzata nel agosto del 2008 dalla Provincia. L’autorizzazione è stata impugnata dal Forum dell’Alta Vallemme, prima al Tar, dove il ricorso è stato respinto, poi al Consiglio di Stato. Qui il giudice ha incaricato il Politecnico di Torino di verificare alcuni aspetti sollevati dal Forum, fra la mancata Valutazione di Impatto Ambientale del progetto. L’impianto è stato contestato anche dal Comune e dalla Comunità montana Appennino Aleramico Obertengo in quanto troppo grande: gli enti affermano, infatti, che l’impianto si “mangerebbe” tutta la legna della provincia da sola. Inoltre, manca ancora un progetto del teleriscaldamento, obbligatorio per l’avvio.
Per quanto riguarda, invece, Predosa la situazione è la seguente: questa volta a contestare è il comitato “Vivere a Predosa” presieduto da Lelio Morricone, il quale ha fatto ricorso al Tar, lamentando diverse irregolarità nell’iter che ha
portato all’autorizzazione da parte della Provincia. Tra questi, anche l’assenza di una variante che consenta ai camion di non attraversare il paese per raggiungere l’area nel quale la centrale dovrebbe sorgere. Le motivazioni della protesta girano, inoltre, intorno al peggioramento della qualità dell’aria che già ora presenta, dalle ultime rilevazioni, quantità di polveri sottili non trascurabili.
E la popolazione della Val Lemme è già sul “piede di guerra” anche per un terzo progetto, quello della centrale di Carrosio, che dovrebbe sorgere a poca distanza da quella di Voltaggio. In questo caso si tratta di 1,5 Mw di potenza e di un progetto ancora in fase di autorizzazione da parte della Provincia. L’impianto è proposto dalla Tre Colli.
In questo caso i cittadini contrari contestato i rischi di inquinamento dell’aria, sollevati da medici e chimici, mentre l’Arpa ha rilevato già oggi la presenza di inquinanti tipo l’arsenico, tipico di realtà industriali. Il Comune è favorevole, mentre la Comunità montana ha detto “no”, visto che è già stata autorizzata la centrale di Voltaggio a pochi chilometri di distanza.
Questa la situazione locale e sul sito del Nimby Forum – www.nimbyforum.it – è possibile visualizzare la mappa delle oltre 300 contestazioni a livello nazionale, suddivise per tipologia e per regione. La diffusione dei dati da parte dell’organizzazione è annuale e dal 2004 ad oggi ha sempre rilevato una crescita delle contestazioni territoriali a carattere ambientale.