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    Redazione - novionline@novionline.net  
    1 Settembre 2011
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    San Bovo, Lovelli chiede maggiore sicurezza per lo scalo

    L'onorevole del Pd Mario Lovelli presenta una seconda interrogazione al Ministero dei Trasporti, per sollecitare il problema della sicurezza all'interno dello sxalo di Novi San Bovo, dove ancora la scorsa settimana vi è stato un principio di incendio. All'ordine del giorno anche un progetto di rilancio del parcp ferroviario.

    L'onorevole del Pd Mario Lovelli presenta una seconda interrogazione al Ministero dei Trasporti, per sollecitare il problema della sicurezza all'interno dello sxalo di Novi San Bovo, dove ancora la scorsa settimana vi è stato un principio di incendio. All'ordine del giorno anche un progetto di rilancio del parcp ferroviario.

    “E’ fondamentale che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti investa al più presto sulla sicurezza dello scalo di Novi San Bovo, soprattutto in relazione alla parte di centro abitato interessato dall’attività dello scalo”. Con queste parole l’onorevole Mario Lovelli commenta la presentazione, a distanza di poco più di un anno dalla precedente, di una seconda interrogazione rivolta al Ministero sul rischio per la pubblica sicurezza di San Bovo.

    Lo scorso 24 agosto lo strappo di un cavo dell’alta tensione per l’alimentazione dei locomotori ha generato un principio d’incendio che ha coinvolto un treno interregionale in manovra nel parco ferroviario. Il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato il peggio, ma lo scampato incidente ha ridestato la preoccupazione dei numerosi residenti nei pressi dello scalo, che soprattutto nelle ore notturne diventa luogo di sosta di convogli cisterna contenenti sostanze ad alto rischio per la pubblica sicurezza.

    Risale infatti al febbraio del 2010, l’emergenza che si era verificata proprio a San Bovo per la perdita di materiale infiammabile (GPL) da parte un convoglio ferroviario in sosta. In quell’occasione, i residenti della zona e l’amministrazione comunale avevano sollecitato Rfi per avere delucidazioni riguardo alla sicurezza dello scalo  ferroviario e ottenere una serie di interventi di manutenzione ordinaria, nonché la delimitazione dei binari dal centro abitato.

    “Nonostante le precedenti sollecitazioni, nessun intervento, al momento, risulta essere stato messo in atto sullo scalo novese, mentre continua a restare alto il livello di preoccupazione da parte dei residenti della zona”, commenta ancora Lovelli.

    E nell’interrogazione presentata dal parlamentare novese, oltre allo stato di rischio denunciato dai cittadini, viene anche evidenziata l’assoluta esigenza di un rilancio dello scalo dal punto di vista logistico e del trasporto merci. In merito Lovelli ha infatti dichiarato: “Ribadisco la necessità che il Ministero delle Infrastrutture concordi con Rfi un piano di valorizzazione dello scalo di San Bovo, così come previsto dalla direttiva del Presidente del Consiglio del 7 luglio 2009, in cui il parco ferroviario in questione era stato individuato tra quelli ‘funzionali all’operatività del trasporto merci sulla rete ferroviaria italiana’ e pertanto suscettibile di essere valorizzato dal punto di vista logistico e del trasporto merci”.

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