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    Agosto
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    Lisa Lanzone - novionline@novionline.net  
    5 Settembre 2011
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    Agosto 1911, a Novi gli aerei del Partito Azzurro

    La storia del primo volo a Novi inizia nell’agosto del 1911, mentre sono in corso i festeggiamenti per i 50 anni dell'Unità d'Italia. Un libro ne racconta le vicende

    La storia del primo volo a Novi inizia nell?agosto del 1911, mentre sono in corso i festeggiamenti per i 50 anni dell'Unità d'Italia. Un libro ne racconta le vicende

    La storia del primo volo a Novi inizia nell’agosto del 1911, mentre sono in corso i festeggiamenti per i 50 anni dell’Unità d’Italia. In quel momento iniziano anche le “grandi manovre militari del Monferrato”, che portarono, poi, i primi velivoli in Libia. A Novi gli aerei partivano dalla piazza “d’Armi” e fu così per tutto il corso della Prima Guerra Mondiale, quando i mezzi si dividevano tra il Partito Rosso e il Partito Azzurro, che era il principale utilizzatore del “nostro” aeroporto. Il Partito Rosso, “decollava”, invece, prevalentemente da Vercelli. E l’aeroporto dedicato ad Eugenio Mossi, rappresentò un punto di riferimento durante tutta la Prima Guerra Mondiale, scelto soprattutto per la sua posizione tranquilla per l’addestramento e allo stesso tempo strategica, tra Torino e Genova. A testimoniare l’intensa attività del Mossi, anche il celebre volo di Gabriele D’Annunzio, che, nel 1908, diretto a Vienna, passò anche per Novi e per il “suo” aeroporto.
    Anche se con minore intensità, i voli al Mossi continuarono sino al 1976, quando il campo rappresentava anche uno scalo significativo dell’aviazione civile. Ma in quell’anno arrivò la decisione della chiusura e oggi dall’aeroporto partono solo piccoli aerei ed alianti per il volo amatoriale. Tra le curiosità, il passaggio di Evita Peròn alla fine degli anni Quaranta e quello dell’aereo del “Grande Torino”, che prima della sua tragica fine sulla collina di Superga (il 4 maggio 1949), aveva ricevuto il consiglio di anticipare l’atterraggio proprio sullo scalo di Novi, a causa delle cattive condizioni atmosferiche. Ma il pilota decise di arrivare sino a Torino, scelta che costò la vita all’intero equipaggio e alla squadra presente sul mezzo.

    C’è anche una pubblicazione per ricordare l’intensa attività dell’aeroporto Mossi di Novi e per celebrare i primi voli in città. Il libro è stato curato dall’ingegner Melone dell’associazione Aeronautica, che ha voluto ricordare, con una ricostruzione storica, i piloti del luogo caduti in battaglia, che hanno ottenuto la medaglia d’oro. Tra questi vi sono Luigi Bailo di Serravalle, Eugenio Mossi di Spinetta Scrivia e il novese Ernesto Trevisi, caduto in Albania.
    Il volume – dal titolo “Le origini dell’aeronautica militare italiana. Il primo impiego militare e l’aviazione a Novi Ligure” – è suddiviso in capitoli monografici e verrà distribuito gratuitamente nel corso delle celebrazioni per i cento anni dal primo volo in città.
    Tra le curiosità, anche la raccolta storica delle cronache tra i voli effettuati dal Partito Rosso e quelli del Partito Azzurro (guidato dal generale Carlo Caneva). Il primo – guidato dal generale Luigi Cadorna – sarà poi il vincitore del primo conflitto mondiale.

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