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Ferretti annuncia: “sciopero della fame per fermare i tagli”
Ex coordinatore del Pdl annuncia una pesante forma di protesta contro la manovra e i tagli del governo sul welfare e gli aiuti agli enti locali che rischiano di incidere sulle persone con disabilità
Ex coordinatore del Pdl annuncia una pesante forma di protesta contro la manovra e i tagli del governo sul welfare e gli aiuti agli enti locali che rischiano di incidere sulle persone con disabilità
“I pesanti tagli contenuti nella manovra che sarà approvata questa settimana, non possono assolutamente passare sotto silenzio, soprattutto perché rischiano di toccare in maniera molto dura le persone con disabilità e i non autosufficienti”. L’affermazione arriva da Bruno Ferretti, in qualità di responsabile provinciale Portatori d’handicap Slp Cisl Alessandria e membro Focus Group Disabili Novi Ligure. Ferretti è sempre stato molto attivo sul fronte della tutela dei diritti dei disabili. In molti, tuttavia, lo ricorderanno anche come coordinatore del Pdl di Novi Ligure, prima delle sue dimissioni, lo scorso inverno, per motivi di salute. Ora, Ferretti è pronto a dichiarare lo sciopero della fame come segnale forte di prosecuzione della battaglia contro gli ostacoli ad una vita autonoma e soddisfacente per dei portatori di handicap.
“I tagli che Comuni e Regioni dovranno applicare, limiteranno drasticamente la già ridotta autonomia di queste persone, lasciando vivere le loro rispettive famiglie in una condizione insostenibile. E’ bene ricordare – prosegue nel suo appello – che il welfare italiano non è stato mai sufficientemente forte e adeguato per fronteggiare quelle che sono le necessità di queste persone: lo Stato ha sempre demandato alle famiglie ogni carico assistenziale verso queste persone che, per loro sfortuna, necessitano di particolari cure e assistenza. A tal proposito credo che sia giunto il momento che l’Europa sia capace non solo di dimostrare severità sui conti pubblici ma anche di armonizzare materie come il welfare e il fisco fra i vari Stati membri dell’unione”.
Quindi, la decisione: “Nella speranza che nell’ultimo passaggio parlamentare prima dell’approvazione definitiva si abbia il coraggio di togliere qualcosa di più a chi può per evitare ulteriori sofferenze a chi ne deve sopportare già tante, inizierò da lunedì mattina lo sciopero della fame che si concluderà al termine della votazione alla Camera. Sarà il mio piccolo contributo alle già tante proteste delle associazioni vicine ai disabili, ai sindacati, ai Sindaci e ai Presidenti di Regione che hanno fatto e stanno facendo di tutto per far modificare questa manovra ingiusta e iniqua che non potrà che piacere agli evasori fiscali, ai ricchi e a quella parte dell’Italia che non produce e vive come un parassita sulle nostre spalle. Chi non difende gli ultimi non ha futuro!”
“I tagli che Comuni e Regioni dovranno applicare, limiteranno drasticamente la già ridotta autonomia di queste persone, lasciando vivere le loro rispettive famiglie in una condizione insostenibile. E’ bene ricordare – prosegue nel suo appello – che il welfare italiano non è stato mai sufficientemente forte e adeguato per fronteggiare quelle che sono le necessità di queste persone: lo Stato ha sempre demandato alle famiglie ogni carico assistenziale verso queste persone che, per loro sfortuna, necessitano di particolari cure e assistenza. A tal proposito credo che sia giunto il momento che l’Europa sia capace non solo di dimostrare severità sui conti pubblici ma anche di armonizzare materie come il welfare e il fisco fra i vari Stati membri dell’unione”.
Quindi, la decisione: “Nella speranza che nell’ultimo passaggio parlamentare prima dell’approvazione definitiva si abbia il coraggio di togliere qualcosa di più a chi può per evitare ulteriori sofferenze a chi ne deve sopportare già tante, inizierò da lunedì mattina lo sciopero della fame che si concluderà al termine della votazione alla Camera. Sarà il mio piccolo contributo alle già tante proteste delle associazioni vicine ai disabili, ai sindacati, ai Sindaci e ai Presidenti di Regione che hanno fatto e stanno facendo di tutto per far modificare questa manovra ingiusta e iniqua che non potrà che piacere agli evasori fiscali, ai ricchi e a quella parte dell’Italia che non produce e vive come un parassita sulle nostre spalle. Chi non difende gli ultimi non ha futuro!”