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Quarta sconfitta per il Liberna
Al 'Bailo il Lucento vince 6-1; rossoblu mai così male
Al 'Bailo il Lucento vince 6-1; rossoblu mai così male
Diciamoci la verità: se chi scrive, leggendo un commento come quello che si appresta a vergare, penserebbe ad un cronista fuorviato nel giudizio dalla partigianeria. Così non è, e quindi vi chiediamo di crederci sulla parola se di seguito scriveremo che per metà gara un buon Libarna ha retto alla prima della classe Lucento, mettendola anche in difficoltà. Il problema per la squadra rossoblu è che quest’anno riesce benissimo a farsi del male da sola. Solo in questo modo si spiegano le due rocambolesche reti che, a cavallo del riposo, hanno di fatto ufficializzato il suicidio dell’undici allenato da Renzo Semino, e provocato la goleada finale con cui il Lucento ha vinto, condannando i rossoblu al quarto stop consecutivo ed al peggior avvio di sempre in campionato.
Intendiamoci, la squadra torinese gioca a memoria e benissimo: raramente in eccellenza abbiamo visto una simile organizzazione, ma gli ospiti, lo ripetiamo, sono stati favoriti nella loro opera dall’assurdo autolesionismo dei serravallesi. La partita inizia con il Lucento subito in pressione. Gli ospiti passano al 12′, quando un’incursione sulla destra vede infine il tiro di Cirillo respinto da Picollo e ribadito in rete dal tap in vincente di Vincenzo D’Agostino. Il Libarna non si dà per vinto e al 23′ perviene al pareggio con la zampata di Motta, servito dal lancio da sinistra di Mirone. Poco dopo, sugli sviluppi di un corner si genera una mischia in cui, nonostante la presenza di due giocatori ospiti sulla linea di porta, il guardalinee sotto le tribune segnala un fuorigioco parso quanto meno dubbio: il Libarna al termine della stessa segna, ma l’azione era già stata fermata dal fischio dell’arbitro.
Nel finale di tempo, anziché rallentare il gioco, il Libarna preme e incassa, praticamente in contropiede, la nuova rete con Di Gioia.
A inizio ripresa, Grillo sull’uscita di Picollo tiene palla e, pressato da Cirillo, viene tradito (da un rimpallo?) che serve la punta avversaria, abile ad insaccare a porta vuota. Questo episodio, con il pallonetto di poco fuori misura di Andric un minuto dopo, di fatto chiude la partita del Libarna, che di seguito viene ancora punita dalle reti di Alessio D’Agostino e di Pivesso.
In dieci per l’espulsione (per doppia ammonizione) di Motta, e addirittura in nove nei minuti finali, complice l’infortunio a Donà, il Libarna incassa all’82’ la rete del definitivo 6-1: a segno va ancora Vincenzo D’Agostino.
Dopo il match, un Giorgio Spinetta scuro in volto commenta: “loro erano troppo forti, ma noi ci abbiamo messo del nostro. Il risultato tennistico è frutto anche della stanchezza. Ora però dobbiamo cambiare pagina. Domenica, sul campo della Pro Dronero, voglio la giusta determinazione da parte di tutti per iniziare ad ottenere punti”
Intendiamoci, la squadra torinese gioca a memoria e benissimo: raramente in eccellenza abbiamo visto una simile organizzazione, ma gli ospiti, lo ripetiamo, sono stati favoriti nella loro opera dall’assurdo autolesionismo dei serravallesi. La partita inizia con il Lucento subito in pressione. Gli ospiti passano al 12′, quando un’incursione sulla destra vede infine il tiro di Cirillo respinto da Picollo e ribadito in rete dal tap in vincente di Vincenzo D’Agostino. Il Libarna non si dà per vinto e al 23′ perviene al pareggio con la zampata di Motta, servito dal lancio da sinistra di Mirone. Poco dopo, sugli sviluppi di un corner si genera una mischia in cui, nonostante la presenza di due giocatori ospiti sulla linea di porta, il guardalinee sotto le tribune segnala un fuorigioco parso quanto meno dubbio: il Libarna al termine della stessa segna, ma l’azione era già stata fermata dal fischio dell’arbitro.
Nel finale di tempo, anziché rallentare il gioco, il Libarna preme e incassa, praticamente in contropiede, la nuova rete con Di Gioia.
A inizio ripresa, Grillo sull’uscita di Picollo tiene palla e, pressato da Cirillo, viene tradito (da un rimpallo?) che serve la punta avversaria, abile ad insaccare a porta vuota. Questo episodio, con il pallonetto di poco fuori misura di Andric un minuto dopo, di fatto chiude la partita del Libarna, che di seguito viene ancora punita dalle reti di Alessio D’Agostino e di Pivesso.
In dieci per l’espulsione (per doppia ammonizione) di Motta, e addirittura in nove nei minuti finali, complice l’infortunio a Donà, il Libarna incassa all’82’ la rete del definitivo 6-1: a segno va ancora Vincenzo D’Agostino.
Dopo il match, un Giorgio Spinetta scuro in volto commenta: “loro erano troppo forti, ma noi ci abbiamo messo del nostro. Il risultato tennistico è frutto anche della stanchezza. Ora però dobbiamo cambiare pagina. Domenica, sul campo della Pro Dronero, voglio la giusta determinazione da parte di tutti per iniziare ad ottenere punti”
Libarna: Picollo, Donà, Manfredi (67′ Bonadeo), Perfumo F., Grillo, Tavella, Motta, Guida, Schenone (57′ De Nitto), Mirone, Perfumo A. (46′ Andric). All. Semino
Lucento: Ussia, Zucco, Francioso, Crocco, Commisso, Panzanaro, D’Agostino A., Di Gioia, D’Agostino E. (61′ Magnano), Racioppi (61′ Pivesso), Cirillo (71′ Montagna). All. Gatta
Reti: 12′ e 82′ D’Agostino A. (Lu); 23′ Motta (Li); 44′ Di Gioia (Lu); 47′ Cirillo (Lu); 59′ D’Agostino E. (Lu); 65′ Pivesso (Lu).
Arbitro: Zunino, di Savona
Note: Espulso al 66′ Motta (L), per doppia ammonizione. Ammoniti: Perfumo F., Schenone, Tavella, Motta (Li); Panzanaro, Racioppi, Francioso (Lu).