Erika De Nardo verso la libertà
Sarà scarcerata il prossimo 5 dicembre, Erika, la giovane novese che dieci anni fa si rese protagonista del terribile delitto del Lodolino, insieme al fidanzato di allora Omar. Il ragazzo è libero dallo scorso anno - ospite ieri sera di una trasmissione di Canale 5 - e ha anche una nuova fidanzata. Erika ora si trova già in semilibertà all'interno di una comunità sul Lago di Garda.
Sarà scarcerata il prossimo 5 dicembre, Erika, la giovane novese che dieci anni fa si rese protagonista del terribile delitto del Lodolino, insieme al fidanzato di allora Omar. Il ragazzo è libero dallo scorso anno - ospite ieri sera di una trasmissione di Canale 5 - e ha anche una nuova fidanzata. Erika ora si trova già in semilibertà all'interno di una comunità sul Lago di Garda.
Intanto, Erika ha già iniziato a compiere i primi passi verso la libertà: dallo scorso 25 settembre, infatti, si trova presso la Comunità Exodus, a pochi chilometri dal Lago di Garda. Erika si è quindi lasciata alle spalle la cella del carcere di Verziano, alle porte di Brescia, per approdare alla comunità fondata da Don Antonio Mazzi, dalla quale ha inoltre la possibilità di uscire.
Erika vive in un’enorme ranch, con una piscina, l’orto, l’allevamento di galline, oche e caprette, dove un gruppo di ex tossicodipendenti e di ex detenuti stanno cercando di rifarsi una vita. Sulla carta Erika avrebbe il permesso di allontanarsi durante il giorno, dalle 7 alle 20, per recarsi a lavorare: per i suoi compagni, impegnati nelle attività di giardinaggio e verde pubblico del circondario, è già una realtà, ma per lei è ancora presto. È stata, invece, coinvolta nei lavori domestici e nella pulizia dei cavalli.
Erika aveva, la sera del 21 febbraio 2001, tolto la vita alla madre Susy Cassini, 42 anni, e al fratello Gianluca, 12 anni, risparmiando il padre, Franco De Nardo. Ma gli assistenti sociali, prima del carcere e ora della comunità, giurano che Erika è cambiata, ora è un’altra persona con il diritto di rifarsi una vita.
Così Erika sogna la libertà e soprattutto l’amore e dei figli. Laureata, mentre era in carcere, in filosofia, con una tesi da 110 e lode, Erika viene oggi descritta come una ragazza molto socievole, aperta, capace di donare aiuto a chi lo chiede.
Il 14 dicembre 2001 il Tribunale dei Minori di Torino aveva condannato Erika e Omar: Erika a 16 anni; Omar a 14. Verdetto confermato in Cassazione, ma per effetto dell’indulto e degli sconti di pena, il 3 marzo dello scorso anno Omar, all’età di 27 anni, aveva lasciato il carcere di Quarto d’Asti. A dicembre la libertà arriverà anche per Erika: la scadenza naturale era fissata per metà febbraio, ma verrà anticipata per la buona condotta. Intanto la ragazza rimane sotto le cure dei collaboratori di Don Mazzi.