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“Da Vignole dieci chilometri a piedi per andare a scuola”
Un libro racconta le esperienze e le storie dei cittadini stranieri che hanno frequentato a Serravalle i corsi di alfabetizzazione
Un libro racconta le esperienze e le storie dei cittadini stranieri che hanno frequentato a Serravalle i corsi di alfabetizzazione
“L’importante è capirsi”. E’ il titolo di un libro realizzato a più mani, promosso dal Comune di Serravalle Scrivia, con il contributo della Provincia di Alessandria, per raccontare l’esperienza di sei anni di corsi di apprendimento della lingua italiana, destinati ai cittadini stranieri. A Serravalle, infatti, il 12% circa dei residenti è rappresentato da cittadini non italiani. Il centro del basso Piemonte si è trovato, di fatto, ad essere un “caso pilota” nei corsi di alfabetizzazione, visti come la leva principale dell’integrazione. All’inizio i corsi erano su base volontaria, “tenuti nella sede di una associazione; poi in modo più strutturato, grazie all’aiuto dell’Auser – racconta l’assessore alla cultura e all’integrazione Riccardo Lera (foto in basso) – fino all’istituzionalizzazione, in collaborazione con l’istituto scolastico Martiri della Benedicta”. Negli ultimi due anni, infatti, è stata data la possibilità a chi frequenta le lezioni di accedere all’esame per il conseguimento del diploma di secondaria di secondo grado. “Il primo anno ne abbiamo diplomati sette, lo scorso anno ventitré”, dice Lera. Un percorso che ha visto coinvolgere, e questa è stata un’altra soddisfazione per il Comune, anche le donne. Per loro sono stati organizzate lezioni pomeridiane, per superare l’ostacolo delle uscite serali, magari non tollerate in altre culture.
Da questo percorso, prima di tutto di integrazione, è nato, dunque, un libro che ripercorre l’esperienza, “con la speranza che possa essere di esempio anche ad altri che vogliano impegnarsi in attività socialmente indispensabili come queste e delle quali, personalmente, vado molto fiero”.
Il volume ripropone le tappe, anche metodologiche, dell’istituzione dei corsi, nelle due stanze dell’associazione con Marco De Brevi e il professore tortonese Giachero, e, nella seconda parte, raccoglie le storie di vita degli stranieri che hanno scelto, in molti casi coraggiosamente, il percorso dell’integrazione culturale.
“Ci sono esperienze davvero toccanti, di quelle che forse si sentivano raccontate in altri tempi”, dice ancora Lera. C’è il racconto di una donna magrebina, analfabeta, che voleva imparare a leggere e scrivere per poter prendere la patente. “La sua prima parola l’ha scritta in italiano, invece che in arabo. Ed è anche riuscita a prendere la patente – racconta l’assessore – Ma ci sono anche le esperienza di laureati, che hanno dovuto iniziare nuovamente il loro percorso scolastico per non sentirsi isolati culturalmente. E c’è anche chi, spinto dalla volontà di imparare, ha percorso ogni sera, a piedi, la distanza tra Vignole e Serravalle”.
I corsi riprenderanno lunedì, serali per gli uomini, pomeridiani per le donne.
Da questo percorso, prima di tutto di integrazione, è nato, dunque, un libro che ripercorre l’esperienza, “con la speranza che possa essere di esempio anche ad altri che vogliano impegnarsi in attività socialmente indispensabili come queste e delle quali, personalmente, vado molto fiero”.
Il volume ripropone le tappe, anche metodologiche, dell’istituzione dei corsi, nelle due stanze dell’associazione con Marco De Brevi e il professore tortonese Giachero, e, nella seconda parte, raccoglie le storie di vita degli stranieri che hanno scelto, in molti casi coraggiosamente, il percorso dell’integrazione culturale.
“Ci sono esperienze davvero toccanti, di quelle che forse si sentivano raccontate in altri tempi”, dice ancora Lera. C’è il racconto di una donna magrebina, analfabeta, che voleva imparare a leggere e scrivere per poter prendere la patente. “La sua prima parola l’ha scritta in italiano, invece che in arabo. Ed è anche riuscita a prendere la patente – racconta l’assessore – Ma ci sono anche le esperienza di laureati, che hanno dovuto iniziare nuovamente il loro percorso scolastico per non sentirsi isolati culturalmente. E c’è anche chi, spinto dalla volontà di imparare, ha percorso ogni sera, a piedi, la distanza tra Vignole e Serravalle”.
I corsi riprenderanno lunedì, serali per gli uomini, pomeridiani per le donne.
Il libro, che è stato presentato nell’ambito delle gonate multietniche promosse dalal prefettura, è curato da Maurizio Scordino, con i contributi di Serena Canepari, Elena Carrea e Marco De Brevi.