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Trespioli aggredito da ex necroforo
Venerdì mattina in Comune a Novi l'ex vicesindaco ora presidente del Consorzio Smaltimento Rifiuti aggredito da Domenico De Vito
Venerdì mattina in Comune a Novi l'ex vicesindaco ora presidente del Consorzio Smaltimento Rifiuti aggredito da Domenico De Vito
Brutto episodio venerdì mattina al Palazzo Comunale di Novi Ligure, quando Domenico De Vito, ex necroforo del cimitero di Novi, ha aggredito prima verbalmente e poi fisicamente l’ex vicesindaco e attuale presidente del Consorzio Smaltimento rifiuti Guido Trespioli (nella foto).
Domenico De Vito è noto alle cronache in quanto, nel novembre del 2001, quale dipendente del Cit addetto a servizi cimiteriale ebbe la sorte di dover ricomporre i cadaveri di Susy Cassini e del figlio Gianluca De Nardo. A seguito di quella difficile esperienza il De Vito, che oggi ha 52 anni, restò traumatizzato e non riusci più a lavorare.
A seguito di questi problemi l’uomo intentò causa per vedere riconosciuto il suo danno. In una prima fase l’Inail rigettò la sua richiesta, ma il successivo ricorso al tribunale amministrativo vide la vittoria di De Vito, che ottenne il riconoscimento di una piccola invalidità (quantificata nel 6%) e riconosciuto affetto da danno biologico causato dai disturbi «post traumatici da stress per la visione dei cadaveri».
Da quei tragici giorni infatti De Vito sostiene di non poter più dormire tranquillamente in quanto perseguitato da incubi in cui rivede i poveri cadaveri.
Ma veniamo ai fatti di venerdì. Trespioli era in municipio in compagnia di Vito Ziccardi e Alberto Mallarino (anch’essi ex assessori) quanto ha visto avvinarsi il De Vito che ha cominciato a inveire contro di lui e Ziccardi, insultandoli.
Subito dopo De Vito ha colpito al volto Trespioli, ma è stato subito fermato dagli agenti della polizia municipale prontamente intervenuti.
Trespioli ha precisato di non aver mai avuto a che fare prima con De Vito, sebbene sia stato in passato amministratore dell’Amntof, l’ex municipalizzata delle onoranze funebri successivamente assorbita dal Cit.
Domenico De Vito è noto alle cronache in quanto, nel novembre del 2001, quale dipendente del Cit addetto a servizi cimiteriale ebbe la sorte di dover ricomporre i cadaveri di Susy Cassini e del figlio Gianluca De Nardo. A seguito di quella difficile esperienza il De Vito, che oggi ha 52 anni, restò traumatizzato e non riusci più a lavorare.
A seguito di questi problemi l’uomo intentò causa per vedere riconosciuto il suo danno. In una prima fase l’Inail rigettò la sua richiesta, ma il successivo ricorso al tribunale amministrativo vide la vittoria di De Vito, che ottenne il riconoscimento di una piccola invalidità (quantificata nel 6%) e riconosciuto affetto da danno biologico causato dai disturbi «post traumatici da stress per la visione dei cadaveri».
Da quei tragici giorni infatti De Vito sostiene di non poter più dormire tranquillamente in quanto perseguitato da incubi in cui rivede i poveri cadaveri.
Ma veniamo ai fatti di venerdì. Trespioli era in municipio in compagnia di Vito Ziccardi e Alberto Mallarino (anch’essi ex assessori) quanto ha visto avvinarsi il De Vito che ha cominciato a inveire contro di lui e Ziccardi, insultandoli.
Subito dopo De Vito ha colpito al volto Trespioli, ma è stato subito fermato dagli agenti della polizia municipale prontamente intervenuti.
Trespioli ha precisato di non aver mai avuto a che fare prima con De Vito, sebbene sia stato in passato amministratore dell’Amntof, l’ex municipalizzata delle onoranze funebri successivamente assorbita dal Cit.