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Subito arrestati i presunti colpevoli dell’omicidio di Novi
Grazie a un'indagine dai tempi serratissimi condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Alessandria con le forze della Polfer di Novi Ligure nella notte sono stati arrestati tre cittadini extracomunitari, presunti responsabili dell'omicidio di Moez Chaachou, ragazzo tunisino di 30 anni
Grazie a un'indagine dai tempi serratissimi condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Alessandria con le forze della Polfer di Novi Ligure nella notte sono stati arrestati tre cittadini extracomunitari, presunti responsabili dell'omicidio di Moez Chaachou, ragazzo tunisino di 30 anni
Gli arrestati sono Llupo Orges, albanese, di 28 anni, Rarhoui Hassan e Laqbib Mustapha, rispettivamente di 30 e 34 anni, entrambi marocchini, tutti e tre già sottoposti a interrogatorio oggi verso le 13, ma la loro colpevolezza sembra destare pochi dubbi, visto la presenza sul posto di diversi testimoni e il ritrovamento dell’arma del delitto, un coltello da cucina abbandonato frettolosamente in una siepe nei pressi della stazioni.
Sulle cause che hanno portato all’omicidio le Forze dell’Ordine stanno compiendo ulteriori accertamenti ma le prime ipotesi parlano di una rissa (favorita anche dall’assunzione di alcolici), scatenata da alcuni insulti che sarebbero stato rivolti alla madre della vittima, scomparsa da poco tempo. Il primo ad intervenire sulla scena dell’uccisione è stato l’assistente capo della polizia ferroviaria Daniele Bonafiglia, di Novi Ligure, che resosi conto della colluttazione con coraggio si frapponeva per tentare di dividere i contendenti. Ad avere la peggio è stato il ragazzo tunisino, raggiunto al corpo e al viso da tre fendenti e subito soccorso da Bonafiglia, che pure riusciva a fermare immediatamente Orges Llupo, oltre a chiamare un’ambulanza (poi rivelatasi purtroppo inutile) e convocare i rinforzi. Sul posto infatti era presenta una volante della Polfer, impegnata in azioni di prevenzione e contrasto ai frequenti furti di rame che avvengono proprio nei pressi della stazione.
Dopo indagini proseguite per tutta la notte sono stati rintracciati anche gli altri presunti corresponsabili dell’aggressione, poi sfociata in omicidio, tutti già noti alle Forze dell’Ordine che da tempo svolgono un costante monitoraggio in zona.
Il questore di Alessandria, Filippo Dispenza, ha sottolineato il grande impegno profuso sul territorio, l’attenzione costante del Prefetto e la convocazione per martedì prossimo alle 15 a Novi Ligure del comitato per discutere di sicurezza, già fissata precedentemente, che segue di poco gli incontri tenuti a Ovada e Casale Monferrato.
Sulle cause che hanno portato all’omicidio le Forze dell’Ordine stanno compiendo ulteriori accertamenti ma le prime ipotesi parlano di una rissa (favorita anche dall’assunzione di alcolici), scatenata da alcuni insulti che sarebbero stato rivolti alla madre della vittima, scomparsa da poco tempo. Il primo ad intervenire sulla scena dell’uccisione è stato l’assistente capo della polizia ferroviaria Daniele Bonafiglia, di Novi Ligure, che resosi conto della colluttazione con coraggio si frapponeva per tentare di dividere i contendenti. Ad avere la peggio è stato il ragazzo tunisino, raggiunto al corpo e al viso da tre fendenti e subito soccorso da Bonafiglia, che pure riusciva a fermare immediatamente Orges Llupo, oltre a chiamare un’ambulanza (poi rivelatasi purtroppo inutile) e convocare i rinforzi. Sul posto infatti era presenta una volante della Polfer, impegnata in azioni di prevenzione e contrasto ai frequenti furti di rame che avvengono proprio nei pressi della stazione.
Dopo indagini proseguite per tutta la notte sono stati rintracciati anche gli altri presunti corresponsabili dell’aggressione, poi sfociata in omicidio, tutti già noti alle Forze dell’Ordine che da tempo svolgono un costante monitoraggio in zona.
Il questore di Alessandria, Filippo Dispenza, ha sottolineato il grande impegno profuso sul territorio, l’attenzione costante del Prefetto e la convocazione per martedì prossimo alle 15 a Novi Ligure del comitato per discutere di sicurezza, già fissata precedentemente, che segue di poco gli incontri tenuti a Ovada e Casale Monferrato.