Home
Cementir, condanna per l’ex direttore
Il tribunale di Novi ha condannato in primo grado l'ex direttore dello stabilimento Cementir a 320 euro di ammenda per emissioni di polveri e rumori. In corso altri procedimenti e il risarcimento di 92 cittadini
Il tribunale di Novi ha condannato in primo grado l'ex direttore dello stabilimento Cementir a 320 euro di ammenda per emissioni di polveri e rumori. In corso altri procedimenti e il risarcimento di 92 cittadini
E’ stato condannato al pagamento di una ammenda l’ex direttore di stabilimento Cementir Leonardo Laudicina dal tribunale di Alessandria, sezione distaccata di Novi.
I reati contestati sono quelli di emissione di polveri e rumori, previsti dal codice penale per i quali è prevista una pena massima di 500 euro.
Il giudice ha condannato Laudicina al pagamento di 200 euro per il primo capo d’imputazione (polveri) e 130 euro per il secondo (rumori) più il risarcimento delle parti civili in sede separata, ossia dopo l’istituzione del procedimento civile. La richiesta della difesa del comitato di cittadini che ritengono di aver subito danni dalle emissioni dello stabilimento negli anni passati, tra il 2007 e 2008 è di 5 mila euro per ciascuno dei 92 residenti.
La richiesta di condanna in primo grado da parte del pubblico ministero era di 2 mesi e 20 giorni di reclusione. Gli avvocati difensori Lanzavecchia e Spallasso si dicono “soddisfatti dell’esito” che lascia ben sperare anche per il procedimento civile. Oltre all’ammenda, saranno a carico del condannato anche il pagamento delle spese legali e il pagamento per la costituzione in parte civile, valutato circa 27 mila euro
A carico di Cementir ci sono anche altri procedimenti in corso: il 2 febbraio il giudice si esprimerà sul rinvio a giudizio ancora relativamente al reato di emissioni di polveri, per gli anni successivi a quelli già esaminati, anni in cui i cittadini che vivono in area Campora e Vaie hanno continuato a lamentare disagi legati alla presenza di polvere e odori molesti. E’ ancora in fase di indagine, invece, un nuovo filone di procedimento che ipotizza il reato di avvelenamento di cibi: negli ortaggi e nella frutta coltivata negli orti attorno allo stabilimento esami di periti di parte hanno evidenziato la presenza di sostanze inquinanti.
I reati contestati sono quelli di emissione di polveri e rumori, previsti dal codice penale per i quali è prevista una pena massima di 500 euro.
Il giudice ha condannato Laudicina al pagamento di 200 euro per il primo capo d’imputazione (polveri) e 130 euro per il secondo (rumori) più il risarcimento delle parti civili in sede separata, ossia dopo l’istituzione del procedimento civile. La richiesta della difesa del comitato di cittadini che ritengono di aver subito danni dalle emissioni dello stabilimento negli anni passati, tra il 2007 e 2008 è di 5 mila euro per ciascuno dei 92 residenti.
La richiesta di condanna in primo grado da parte del pubblico ministero era di 2 mesi e 20 giorni di reclusione. Gli avvocati difensori Lanzavecchia e Spallasso si dicono “soddisfatti dell’esito” che lascia ben sperare anche per il procedimento civile. Oltre all’ammenda, saranno a carico del condannato anche il pagamento delle spese legali e il pagamento per la costituzione in parte civile, valutato circa 27 mila euro
A carico di Cementir ci sono anche altri procedimenti in corso: il 2 febbraio il giudice si esprimerà sul rinvio a giudizio ancora relativamente al reato di emissioni di polveri, per gli anni successivi a quelli già esaminati, anni in cui i cittadini che vivono in area Campora e Vaie hanno continuato a lamentare disagi legati alla presenza di polvere e odori molesti. E’ ancora in fase di indagine, invece, un nuovo filone di procedimento che ipotizza il reato di avvelenamento di cibi: negli ortaggi e nella frutta coltivata negli orti attorno allo stabilimento esami di periti di parte hanno evidenziato la presenza di sostanze inquinanti.