Piano Casa, una ventina le domande

Sono una ventina, a Novi, le domande arrivate all’ufficio urbanistica relative al “Piano Casa”. Si tratta di permessi di costruire, in base ad una legge regionale del 2009, relativi ad ampliamenti e demolizioni o ricostruzioni. Una sola la richiesta che riguarda l’ampliamento di una attività produttiva, tuute le altre sono relative alla residenza.

In molti casi si tratta di realizzare nuovi vani per l’ampliamento degli edifici già esistenti. Tre le richieste più “importanti”, che si riferiscono alla costruzione di fabbricati residenziali plurifamiliari mediante la demolizione e ricostruzione con un incremento del 25 per cento del volume esistente E le ricostruzioni dovranno avvenire all’insegna del risparmio energetico. I tre edifici che maggiormente cambieranno aspetto saranno il Villino Emma, l’ex Comando di Polizia Municipale, entrambi in corso Italia e un altro villino in via Trieste.

L’immobile dell’ex comando di Polizia Municipale, un tempo sede dei bagni municipali, ha una superficie complessiva di poco superiore ai 1.200 metri quadrati, divisi tra seminterrato, piano rialzato e primo piano, oltre a cortile e altri locali minori. La società Bitre che ha acquistato l’immobile, intende ricavare una ventina di alloggi di diversa metratura, e sei uffici, il tutto secondo le previsioni del piano regolatore. Al villino Emma verranno realizzati una decina di alloggi, la demolizione del vecchio edificio risale al mese scorso. 

I tecnici del Comune fanno inoltre sapere che in due dei tre casi di demolizione e ricostruzione con ampliamenti è stata richiesta ed ottenuta la riduzione del 20 per cento del contributo di costruzione perché viene raggiunto il requisito di “visitabilità” degli edifici che tradotto significa il superamento delle barriere architettoniche.