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Bottiglia incendiaria a Borghetto
Sarebbe stata una bottiglia contenete liquido infiamambile la causa dell'incendio in via Roma, a Borghetto. Gli inquirenti escludono, al momento, che si tratti di intimidazioni da parte della malavita organizzata
Sarebbe stata una bottiglia contenete liquido infiamambile la causa dell'incendio in via Roma, a Borghetto. Gli inquirenti escludono, al momento, che si tratti di intimidazioni da parte della malavita organizzata
E’ stata una bottiglia contenente liquido infiammabile a provocare le fiamme a Borghetto Borbera, in via Roma 55, nel locale di una agenzia di pompe funebri. Nella notte di ieri avvisati dai proprietari, sono intervenuti i vigili del fuoco di Novi che hanno spento le fiamme in poco tempo. Insieme ai vigili sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Serravalle per i primi accertamenti. Ad essere presa di mira è stata una agenzia de “Le Generali pompe funebri”, riaperta a Borghetto solo da pochi mesi. Ingenti i danni che ammonterebbero a circa 4 mila euro sulla base di una prima stima effettuata dai proprietari.
Le fiamme hanno infatti invaso parzialmente l’ufficio annerendo le pareti e intaccando parte del mobilio. Gli inquirenti parlano di fatto circoscritto e tenderebbero ad escludere intimidazioni da parte di malavita organizzata. Le indagini procedono comunque a tutto campo, senza escludere a priori alcuna pista . In paese sono inoltre situate videocamere di sorveglianza che potrebbero fornire elementi utili alle indagini. Dalla sede di Novi confermano di non aver mai ricevuto minacce o intimidazioni in passato, relative al racket. Potrebbe quindi trattarsi di un “dispetto” per cause personali o legate alla concorrenza nell’attività commerciale. Analogo episodio si sarebbe verificato recentemente a Pozzolo Formigaro dove la sede della filiale era stata oggetto di un furto.
Le fiamme hanno infatti invaso parzialmente l’ufficio annerendo le pareti e intaccando parte del mobilio. Gli inquirenti parlano di fatto circoscritto e tenderebbero ad escludere intimidazioni da parte di malavita organizzata. Le indagini procedono comunque a tutto campo, senza escludere a priori alcuna pista . In paese sono inoltre situate videocamere di sorveglianza che potrebbero fornire elementi utili alle indagini. Dalla sede di Novi confermano di non aver mai ricevuto minacce o intimidazioni in passato, relative al racket. Potrebbe quindi trattarsi di un “dispetto” per cause personali o legate alla concorrenza nell’attività commerciale. Analogo episodio si sarebbe verificato recentemente a Pozzolo Formigaro dove la sede della filiale era stata oggetto di un furto.