Tir: blocco sospeso, ma resta il presidio
Al casello di serravalle restano una ventina di tir, che presidieranno l'area sino a domani. Si tratta degli aderenti al sindacato Fiap, che hanno organizzato la protesta. Intanto si teme già per lo stop alle pompe di benzina. Qualche disagio anche al mercato di frutta e verdura.
Al casello di serravalle restano una ventina di tir, che presidieranno l'area sino a domani. Si tratta degli aderenti al sindacato Fiap, che hanno organizzato la protesta. Intanto si teme già per lo stop alle pompe di benzina. Qualche disagio anche al mercato di frutta e verdura.
Proclamato, infatti, sino a venerdì lo sciopero della categoria che aderisce alla sigla “Fiap-Trasportounito”. Nei giorni scorsi oltre 70 camion avevano bloccato il casello di Serravalle, creando disagi alla circolazione anche sulla circonvallazione di Novi, in direzione di Alessandria e Tortona. Diversi anche gli scontri – anche se nessuno grave – tra i manifestanti e chi non ha voluto aderire alla protesta, messa in piedi a, livello nazionale, per dire “no” soprattutto all’aumento del prezzo dei carburanti.
Intanto – anche se in città non ci sono stati particolari disagi – si temono ritardi nella consegna delle merci, in particolare quelle di frutta e verdura. Il mercato ortofrutticolo, che si trova in zona Euronovi – e che fornisce gran parte della zona – effettua, infatti, i suoi rifornimenti più grandi a Milano, dove la protesta si è fatta particolarmente sentire.
Nei giorni scorsi i disagi non erano stati avvertiti a causa delle importanti riserve delle celle frigo e grazie ad alcuni trasporti “interni” alle aziende locali.
E mentre la protesta dei tir sta per rientrare, si teme lo stop alle pompe di benzina: alcuni distributori hanno infatti annunciato la serrata, una volta svuotate le stazioni di servizio, ma per il momento i novesi non paiono essere preoccupati.
Nella serata di ieri i numerosi distributori di via Mazzini erano pressoché deserti. Poco più affollato, quello all’entrata di Pozzolo, dove, però, qualcuno dice: “Qui il carburante costa un po’ meno e c’è sempre pià gente in coda per il rifornimento”. Non è quindi ancora arrivato nessun cartello – come sta avvenendo in altre parti d’Italia – con scritto “benzina esaurita”.