Federfarma e sindacati prendono le distanze dalla farmacia finita sotto inchiesta
Sta facendo molto discutere - non solo tra i novesi - il servizio andato in onda su Italia Uno, che ha smascherato la presunta truffa della farmcia dell'Ospedale. E così arrivano anche le posizione di Federfarma, che annuncia di volersi costituire parte civile e dell'associazione farmacisti che prende le distanze
Sta facendo molto discutere - non solo tra i novesi - il servizio andato in onda su Italia Uno, che ha smascherato la presunta truffa della farmcia dell'Ospedale. E così arrivano anche le posizione di Federfarma, che annuncia di volersi costituire parte civile e dell'associazione farmacisti che prende le distanze
“In riferimento all’inchiesta documentata dalla trasmissione televisiva “Le Iene”, andata in onda il 26 gennaio scorso, riguardante la farmacia di Novi Ligure, a nome dell’Associazione esprimo grande rammarico per il comportamento tenuto da questa collega che ha operato in maniera inqualificabile, per di più in un momento difficile come questo e andando a danneggiare il Sistema Sanitario Nazionale”, dichiara Luca Zerba Pagella, presidente dell’Associazione Sindacale fra Titolari di Farmacia della Provincia di Alessandria.
E prosegue: “Manifesto, inoltre, il mio sdegno per questi atteggiamenti illeciti che danneggiano l’immagine della categoria e ledono la professione. Per questo motivo, in data odierna, il Consiglio direttivo ha deciso di sospendere la collega dal Sindacato e proporre all’Assemblea dei titolari di espellerla”.
Massima solidarietà, infine, per gli altri farmacisti novesi: “Vorrei esprimere la massima solidarietà ai titolari e ai collaboratori delle farmacie di Novi Ligure (Farmacia Bajardi, Farmacia Beccaria, Farmacia Comunale di Novi, Farmacia Cristiani, Farmacia Giara S.n.c., Farmacia Moderna, Farmacia Valletta S.n.c.) che con grande serietà e professionalità operano quotidianamente al servizio del cittadino”.
Federfarma dichiara invece: “Il comportamento di quella titolare di farmacia mostrato nel servizio è inqualificabile, danneggia economicamente il Servizio Sanitario Nazionale facendo aumentare la spesa farmaceutica pubblica e sottraendo risorse ai malati”, afferma il presidente di Federfarma Annarosa Racca. Inoltre, il preparato galenico realizzato in maniera approssimativa costituisce un rischio grave per il paziente e disonora la nostra professione.
Si tratta di un episodio isolato che offusca la reputazione di un’intera categoria che quotidianamente opera con professionalità e serietà. I controlli previsti obbligatoriamente dalla legge sulla rete delle farmacie, con cadenza almeno biennale, costituiscono per l’Autorità sanitaria un onere economico e organizzativo non indifferente. Anche su questo – continua Racca – bisognerebbero riflettere quando si ipotizza di aprire un numero enorme di nuove farmacie che necessariamente appesantirebbe ulteriormente il sistema dei controlli rendendoli meno efficaci, con rischi per la salute pubblica e per le casse dello Stato.”