Varinate parziale al Prg, una quarantina le domande
Saranno esaminate a breve le circa quaranta domande arrivate al Comune di Novi e relative alla variante parziale al Prg, che riguarderà solo il concentrico urbano. Il termine per la presentazione delle richieste è scaduto lo scorso 31 gennaio, ma ancora per questa settimana sarà possibile far esaminare le domande.
Saranno esaminate a breve le circa quaranta domande arrivate al Comune di Novi e relative alla variante parziale al Prg, che riguarderà solo il concentrico urbano. Il termine per la presentazione delle richieste è scaduto lo scorso 31 gennaio, ma ancora per questa settimana sarà possibile far esaminare le domande.
L’assessore all’urbanistica, Paola Cavanna, spiega che l’obiettivo sarà quello di migliorare quanto già previsto per le zone edificabili esistenti, senza aumento di edificabilità complessiva e con l’assoluta esclusione delle zone agricole. Ad essere interessato alla variante è soltanto, infatti, il concentrico di Novi. Una ventina di richieste riguardano varianti strutturali ovvero insediamenti residenziali in zona agricola e le altre sono relative al trasferimento di edificabilità da lotti diversi resi possibile dopo l’entrata in vigore della legge 106 del 2011 e cioè la conversione del Decreto legge 70 detto “decreto sviluppo”.
Sei, poi, le richieste di modifiche parziali in aree industriali e altrettante di rimozione vincoli. Il bando è scaduto lo scorso 31 gennaio ma l’amministrazione comunale fa sapere che le domande arrivate ancora in questa settimana saranno esaminate.
Trattandosi di variante parziale al Prg, per l’accettazione delle richieste non sarà necessario il passaggio in provincia e in regione come avviene per le varianti generali del piano regolatore e quindi sarà sufficiente il passaggio in consiglio comunale che, probabilmente, si terrà nella tarda primavera.
Questa variante parziale potrebbe essere l’occasione per l’amministrazione comunale, prima che venga approvato il bilancio di previsione, per valorizzare alcuni beni che stanno ancora cercando una loro qualificazione come ad esempio la Caserma “Giorgi”, con l’auspicio che passi dalla proprietà demaniale a quella comunale.