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Il primo prelievo di organi del 2012 al San Giacomo
La dimostrazione di umanità arriva da un donatore alessandrino di 76 anni, deceduto nella mattinata di lunedì 13 febbraio. L'organo prelevato è partito da Novi alla volta del nosocomio di Torino dove è stato trapiantato in giornata, con successo, ad un paziente
La dimostrazione di umanità arriva da un donatore alessandrino di 76 anni, deceduto nella mattinata di lunedì 13 febbraio. L'organo prelevato è partito da Novi alla volta del nosocomio di Torino dove è stato trapiantato in giornata, con successo, ad un paziente
Sono molte le forme di solidarietà e di sensibilità, come quella che si è concretizzata nella giornata di lunedì 13 febbraio all’ospedale San Giacomo di Novi Ligure dove è stato compiuto il primo prelievo di fegato del 2012. I famigliari di un paziente alessandrino di 76 anni deceduto a causa di una emorragia cerebrale hanno acconsentito alla donazione degli organi.
Sotto la supervisione della dottoressa Virginia Balestrero, coordinatore per i prelievi d’organo al San Giacomo, si sono subito attivate le procedure previste in questi casi e in tarda sera, trascorso il periodo di osservazione affidato a sanitari e tecnici di Anestesia e Rianimazione, Neurologia e Medicina Legale, al nosocomio cittadino è arrivata un’equipe specializzata da Torino. Per molte ore, fino alle 2 del mattino, gli specialisti del centro trapianti delle Molinette insieme al personale dell’ospedale novese hanno proceduto all’operazione di prelievo del fegato dal paziente. Da Novi Ligure l’organo è partito alla volta del nosocomio torinese dove già nelle prime ore del mattino è stato trapiantato al paziente che ne necessitava.
Un futuro migliore al paziente “salvato” dal trapianto e un gesto simbolo per tutta la società: era infatti notizia dei giorni scorsi che a tutti i ragazzi 18enni sarebbe arrivata una lettera firmata dal presidente della Regione Roberto Cota e dal coordinatore regionale delle donazioni e dei prelievi di organi Pierpaolo Donadio per invitarli a vivere in prima persona la solidarietà prendendo in considerazione la possibilità di diventare donatori di sangue e di organi.
“Il primo pensiero di gratitudine e vicinanza va ai familiari, – sono le parole del dottor Flavio Boraso, direttore sanitario degli ospedali di Novi e Tortona – perchè in un momento così difficile hanno saputo dimostrare una grande umanità nei confronti di altre persone sofferenti. Ma voglio ricordare con un grazie particolarmente sentito anche gli operatori del San Giacomo che hanno confermato con questo primo prelievo del 2012 l’impegno dell’ospedale di Novi nella diffusione di una nuova cultura della solidarietà”.
Un nuovo successo per il Piemonte che già nel 2011 si era confermata la regione che aveva ottenuto i migliori risultati di tutta Italia per le donazioni: 26 donatori per milione di abitanti ed un consenso delle famiglie che si è attestato al 68%.
Esprimere la volontà di diventare donatori è possibile recandosi presso gli uffici relazioni con il pubblico di qualsiasi ospedale con un documento d’identità valido: gli operatori procederanno ad inserire il nominativo e a registrare la dichiarazione di volontà all’interno del Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute.
Sotto la supervisione della dottoressa Virginia Balestrero, coordinatore per i prelievi d’organo al San Giacomo, si sono subito attivate le procedure previste in questi casi e in tarda sera, trascorso il periodo di osservazione affidato a sanitari e tecnici di Anestesia e Rianimazione, Neurologia e Medicina Legale, al nosocomio cittadino è arrivata un’equipe specializzata da Torino. Per molte ore, fino alle 2 del mattino, gli specialisti del centro trapianti delle Molinette insieme al personale dell’ospedale novese hanno proceduto all’operazione di prelievo del fegato dal paziente. Da Novi Ligure l’organo è partito alla volta del nosocomio torinese dove già nelle prime ore del mattino è stato trapiantato al paziente che ne necessitava.
Un futuro migliore al paziente “salvato” dal trapianto e un gesto simbolo per tutta la società: era infatti notizia dei giorni scorsi che a tutti i ragazzi 18enni sarebbe arrivata una lettera firmata dal presidente della Regione Roberto Cota e dal coordinatore regionale delle donazioni e dei prelievi di organi Pierpaolo Donadio per invitarli a vivere in prima persona la solidarietà prendendo in considerazione la possibilità di diventare donatori di sangue e di organi.
“Il primo pensiero di gratitudine e vicinanza va ai familiari, – sono le parole del dottor Flavio Boraso, direttore sanitario degli ospedali di Novi e Tortona – perchè in un momento così difficile hanno saputo dimostrare una grande umanità nei confronti di altre persone sofferenti. Ma voglio ricordare con un grazie particolarmente sentito anche gli operatori del San Giacomo che hanno confermato con questo primo prelievo del 2012 l’impegno dell’ospedale di Novi nella diffusione di una nuova cultura della solidarietà”.
Un nuovo successo per il Piemonte che già nel 2011 si era confermata la regione che aveva ottenuto i migliori risultati di tutta Italia per le donazioni: 26 donatori per milione di abitanti ed un consenso delle famiglie che si è attestato al 68%.
Esprimere la volontà di diventare donatori è possibile recandosi presso gli uffici relazioni con il pubblico di qualsiasi ospedale con un documento d’identità valido: gli operatori procederanno ad inserire il nominativo e a registrare la dichiarazione di volontà all’interno del Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute.