Traporto ferroviario, sciopero del personale e nuove proteste dei pendolari
Oggi sciopero di 8 ore per i treni Trenord che arrivano e partono dalla Lombardia. Intanto prosegue la protesta dei pendolari novesi, che lunedì aveva lanxciato lo "sciopero dell'abbonamento" per il mese di marzo. "La protesta del personale è comprensiva, visto che protestano per le condizioni di mancata sicurezza e degrado dei convoglio. E' una cosa che ci riguarda". Garantiti i treni in fascia protetta e dopo le 17.
Oggi sciopero di 8 ore per i treni Trenord che arrivano e partono dalla Lombardia. Intanto prosegue la protesta dei pendolari novesi, che lunedì aveva lanxciato lo "sciopero dell'abbonamento" per il mese di marzo. "La protesta del personale è comprensiva, visto che protestano per le condizioni di mancata sicurezza e degrado dei convoglio. E' una cosa che ci riguarda". Garantiti i treni in fascia protetta e dopo le 17.
Lo sciopero indetto coinvolgerà i treni regionali e suburbani Trenord in circolazione sulla rete Rfi della Lombardia. L’astensione dal lavoro riguarderà la fascia oraria dalle 9.01 alle 16.59, sono invece garantite le fasce d’orario protette (per la rete Rfi, dalle 6 alle 9). Garantiti, inoltre, fino a destinazione, tutti i treni in partenza entro le 9, con arrivo a destinazione entro un’ora dall’inizio dello sciopero.
I disagi per i pendolari novesi – che ogni giorno raggiungono soprattutto le stazioni di Pavia e Milano, per ragioni di studio o lavoro – non dovrebbero, quindi essere molti: “Abbiamo letto nel comunicato diffuso dai sindacati, tramite un volantino distribuito in stazione a Milano, che lo sciopero non vuole essere contro i pendolari e non vuole quindi danneggiarli. E l’orario è stato scelto proprio per questo, lasciando fuori le prime ore della mattina e la tarda sera, orari di partenze ed arrivi dei pendolari”.
E questa volta le ragioni della protesta dei sindacati del trasporto ferroviario non sono nemmeno troppo distanti dalle rivendicazione dei viaggiatori, che nei giorni scorsi avevano avanzato lamentele per i mancati servizi, le condizioni di degrado delle carrozze e i continui ritardi e soppressioni. Per questi motivi i pendolari novesi avevano anche annunciato lo “sciopero dell’abbonamento” per il mese di marzo. Un’iniziativa che si sta diffondendo sempre di più tra i pendolari che ogni mattina si ritrovano tra le 6 e le 8 sul binario 3 della stazione di Novi. “Il personale protesta per le condizioni di lavoro, per i turni troppo pesanti, ma soprattutto per la sicurezza dei convogli, ormai in degrado e questo è un problema che ci riguarda ed anche molto. Per questo comprendiamo le ragioni della mobilitazione e per quanto possibile per un pendolare, la sosteniamo anche”, conclude Rita, che lunedì mattina, dopo l’ennesima soppressione del 7.54 sulla linea Novi-Milano aveva fatto partire la serie di reclami che in questi giorni stanno arrivando agli sportelli.
Tra l’altro, negli ultimi giorni, i pendolari segnalano nuovi ritardi, soprattutto sulla “via” del ritorno, tra le 18 e le 20. Lamentele, poi, per le condizioni delle carrozze: “A parte i soliti sedili sporchi, sul 7.54 diverse porte sono fuori servizio da tempo e il riscaldamento è guasto in oltre metà del treno”.
Per quanto riguarda, inoltre, lo sciopero di oggi, Trenord fa sapere che sarà invece regolare il servizio ferroviario su rete Ferrovienord (le linee Milano-Asso, Milano-Como Lago, Milano-Varese-Laveno, Milano-Novara, Brescia-iseo-Edolo), compreso il collegamento aeroportuale Milano Cadorna – Malpensa Aeroporto. Trenord specifica infine che si potranno verificare alcuni ritardi anche alla ripresa del servizio e quindi dopo le 17.