Kme, muro contro muro tra azienda e sindacati
Continua la protesta dei lavoratori della Kme e delle Rsu che non riescono a trovare un accordo con l'azienda, che ha presentato il nuovo piano industriale. Ieri un'altra ora e mezza di sciopero sui tre turni. Intanto dall'azienda si continuano ad organizzare assemblee straordinarie per illustrare il piano. Ma dalle Rsu arriva un solo commento: "Bisogna evitare i 60 esuberi"
Continua la protesta dei lavoratori della Kme e delle Rsu che non riescono a trovare un accordo con l'azienda, che ha presentato il nuovo piano industriale. Ieri un'altra ora e mezza di sciopero sui tre turni. Intanto dall'azienda si continuano ad organizzare assemblee straordinarie per illustrare il piano. Ma dalle Rsu arriva un solo commento: "Bisogna evitare i 60 esuberi"
Muro contro muro, quindi, tra la direzione dello stabilimento e i sindacati. Una protesta che cresce, con da una parte la volontà dell’azienda di indire assemblee straordinarie per poter spiegare il piano di riorganizzazione e dall’altra la volontà dei sindacati di respingere questa iniziativa, ritenendola soltanto un modo per intimorire i lavoratori.
Dallo stabilimento fanno sapere, invece, che spiegare ai dipendenti quali sono le ragioni del piano di ristrutturazione, rappresenta un diritto, in assoluta trasparenza e che alle riunione sono stati invitati anche i rappresentanti sindacali, che, però, in risposta hanno organizzato un altro sciopero.
Il piano di ristrutturazione presentato la scorsa settimana nella sede della Confindustria di Alessandria, prevede la riconversione delle attuali linee produttive del settore “tubi di rame”, destinate al mercato industriale e sanitario, al solo settore sanitario, ma con maggiori investimenti. La cifra che l’azienda stanzierà per lo stabilimento di Serravalle è di 3,5 milioni di euro, mentre oltre 10 milioni andranno a potenziare lo stabilimento francese, dotato di fonderie per il rame, che assorbirà completamente la produzione di serravallese.
Ma il problema maggiore resta quello dei 60 esuberi. Per i prossimi 12 mesi i dipendenti di Serravalle potranno beneficiare ancora dei contratti di solidarietà, ma poi, temono i lavoratori, l’azienda potrà procedere con i licenziamenti.
Sempre dall’azienda spiegano che la Kme ha sempre fatto il possibile per salvaguardare i posti di lavoro e così sarà anche questa volta. Per esempio, si potrà procedere attraverso varie formule, come la mobilità volontaria, l’accompagnamento in pensione, trasferimenti oppure una diversa organizzazione del lavoro.
Ma dalle Rsu, Angelo Paternò (per Fiom Cgil e Fim Cisl) ribatte che gli scioperi proseguiranno ogni volta che l’azienda indirà assemblee straordinarie. Secondo i sindacati si parla di flessibilità e di ore di lavoro straordinario, ma poi vengono confermati i licenziamenti, che restano inaccettabili. La speranza è quindi quella di una riapertura del dialogo tra azienda ed Rsu.