Giovi: c’è la data di apertura, ma resta il problema degli ex dipendenti
I Giovi di Pozzolo riaprono il 29 marzo: ad annunciarlo la nuova società milanese che gestirà la parte alimentare a marchio Carrefour e l'amministrazione comunale, che nei giorni scorsi ha partecipato ad un incontro tra le parti. Resta però il problema delle assunzioni all'interno del centro commerciale. I sindacati lanciano infatti l'allarme: "Non tutti gli ex lavoratori dell'Iper, ancora disoccupati, verranno riassunti. Ma su questo punto c'era un accordo con la prorietà".
I Giovi di Pozzolo riaprono il 29 marzo: ad annunciarlo la nuova società milanese che gestirà la parte alimentare a marchio Carrefour e l'amministrazione comunale, che nei giorni scorsi ha partecipato ad un incontro tra le parti. Resta però il problema delle assunzioni all'interno del centro commerciale. I sindacati lanciano infatti l'allarme: "Non tutti gli ex lavoratori dell'Iper, ancora disoccupati, verranno riassunti. Ma su questo punto c'era un accordo con la prorietà".
Questa volta sembra ufficiale: il centro commerciale i Giovi di Pozzolo dovrebbe riaprire il 29 marzo. Ad annunciarlo, nei giorni, scorsi l’amministrazione comunale che ha partecipato ad un incontro con la società Fg Fantinato del gruppo M3 di Milano. La nuova gestione ha spiegato che il centro sarà pronto entro il 15 marzo, ma riaprirà al pubblico il 29, poco prima di Pasqua.
Sempre durante l’incontro è stato annunciato che la parte alimentare riservata a Carrefour – circa 2.200 metri – assumerà 30 dipendenti, ma non tutti fanno parte degli ex lavoratori Iper. E su questo punto i sindacati non ci stanno: “Ora la data della riapertura c’è, ma il ricollocamento degli ex dipendenti resta un problema da risolvere”. All’atto della chiusura del centro, su sollecitazione dei sindacati, è stato redatto un impegno scritto tra l’amministrazione e la società proprietaria dell’immobile e depositaria della licenza commerciale, riguardante la riassunzione in via prioritaria degli ex dipendenti.
Ma dopo vari rinnovi della licenza, nell’appena trascorso mese di febbraio, la società ha rinunciato alla licenza relativa al supermercato, in favore dell’azienda milanese M3, che in nemmeno un mese ha effettuato i colloqui. “E così è stato comunicato che la nuova società assumerà circa 30 dipendenti, ma non tutti saranno ex Iper, che nel frattempo hanno esaurito la mobilità e sono sprovvisti di tutele”.
I sindacati, quindi, chiedono all’amministrazione di tenere fede agli impegni presi davanti ai lavoratori, trovando con la società, una collocazione per i lavoratori esclusi dalla selezione del supermercato. Per la Filcams-Cgil, la Fisascat-Cisl e la Uiltucs-Uil, questa volta, non si tratta solo di un problema occupazionale da risolvere, ma di una questione di serietà.
Da parte sua, l’assessore Felice Pappadà, che ha partecipato all’incontro con il nuovo gruppo, ha spiegato che l’accordo era stato fatto con Maritan, proprietaria dell’immobile e precedente intestataria della licenza: “Come amministrazione abbiamo informato la società dell’accordo e i colloqui sono stati fatti, poi sta a loro decidere. Non possiamo fare altro, anche perché hanno spiegato che molti responsabili li hanno già in seno alla società. In ogni caso, all’interno del centro, per esempio nell’area dedicata al fai da te, potrà esserci ancora posto per gli ex dipendenti. Tolta la parte alimentare, a marchio Carrefour e gestita dalla nuova società, il resto rimarrà a competenza Maritan”.