Terzo Valico, Novi chiede chiarimenti al ministro Passera
Il sindaco di Novi, Lorenzo Robbiano, ha inviato una lettera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera, chiedendo di ricevere urgentemente una serie di chiarimenti relativi all'avvio dei lavori del Terzo Valico dei Giovi. Intanto su Facebook da pochi giorni si è formato un gruppo per dire "no" all'opera, un comitato spontaneo che dopo poche ore aveva già registrato circa 500 iscritti
Il sindaco di Novi, Lorenzo Robbiano, ha inviato una lettera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera, chiedendo di ricevere urgentemente una serie di chiarimenti relativi all'avvio dei lavori del Terzo Valico dei Giovi. Intanto su Facebook da pochi giorni si è formato un gruppo per dire "no" all'opera, un comitato spontaneo che dopo poche ore aveva già registrato circa 500 iscritti
Nella lettera, inviata anche al Cipe, al Commissario governativo Walter Lupi, a Rfi e agli organi competenti di Regione Piemonte e Provincia di Alessandria, il Comune di Novi innanzitutto che vengano definite modalità e tempistica di realizzazione dello studio di fattibilità. Quest’ultimo, infatti, prevede l’attuazione delle modifiche del tracciato ferroviario formulate dall’amministrazione nel 2005 e dalla Regione Piemonte. In particolare, si fa riferimento alla soppressione dello shunt di Novi e la contestuale realizzazione del salto del montone su entrambe le linee, in sostituzione del collegamento a semplice binario all’altezza della pk 34+000, per la connessione con lo scalo di Novi e la linea per Torino.
Si richiede, inoltre, che possano essere applicate le prescrizioni, sempre proposte dal Comune di Novi nel 2005 e recepite dal Cipe in sede di approvazione del progetto definitivo dell’opera, relative alla salvaguardia ambientale, al miglioramento della permeabilità della città con la linea storica ed in particolare allo sviluppo dello scalo ferroviario di Novi San Bovo.
Un’altra richiesta avanzata riguarda la valutazione delle modifiche introdotte alla viabilità, ai cantieri, alle cave e ai siti di riqualificazione ambientale, alle interferenze con i corsi d’acqua, con le sorgenti e le falde acquifere a seguito del recepimento delle prescrizioni e delle raccomandazioni proposte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al progetto definitivo.
Infine, vista l’autorizzazione dell’avvio dei lavori del primo e secondo lotto costruttivo non funzionale della linea ad alta velocità, l’amministrazione novese ha ririchiesto di poter visionare i progetti esecutivi dei lotti, nell’interesse specifico della cittadini.
Intanto dopo la recente costituzione, anche in città si sta organizzando il comitato “no tav”, che da qualche giorno è attivo anche sul web ed in particolare su Facebook, dove è stato aperto il gruppo “Comitato Novese contro il Terzo Valico“. Una pagina che, l’altro giorno, ha registrato 465 membri dopo solo 4 ore dalla fondazione.
“Un dato molto rilevante secondo il nostro punto di vista. Aggiungete tutti i vostri contatti di Novi e dintorni. I prossimi dieci anni sono soprattutto nostri e dei nostri figli, non lasciamo che siano i vecchi a decidere per noi”, questo il messaggio con cui il tam tam tra gli utenti della pagina sta girando e sta facendo superare i 1000 iscritti. A decine i commenti e diverse le discussioni, soprattutto intorno ad articoli e riunioni. Non mancano, infine, i riferimenti alla situazione della Val Susa e agli ultimi fatti di cronaca.