Terzo valico, l’impatto dei cantieri sul territorio
Il Terzo valico e l'impatto ad Arquata Scrivia: il problema è stato affrontato durante la riunione dell'osservatorio ambientale del Comune, che si è tenuto mercoledì sera. Diverse anche le case che verranno abbattute; due i cantieri e un campo base con quasi 500 operai. In programma altri incontri e un consiglio comunale aperto.
Il Terzo valico e l'impatto ad Arquata Scrivia: il problema è stato affrontato durante la riunione dell'osservatorio ambientale del Comune, che si è tenuto mercoledì sera. Diverse anche le case che verranno abbattute; due i cantieri e un campo base con quasi 500 operai. In programma altri incontri e un consiglio comunale aperto.
Nel corso della riunione i tecnici comunali hanno illustrato al Consiglio quanto previsto dal primo lotto del progetto definitivo del Terzo Valico, per quanto riguarda il territorio arquatese.I cantieri verranno allestiti a Redimero e Moriassi, località verso Serravalle e il campo base sarà oltre la ferrovia, vicino all’area della ditta Derrick. Il deposito del materiale scavato dal tunnel di valico, proveniente da Genova e dall’alta Val Lemme, verrà, invece, realizzato a Redimero. Nella zona saranno inoltre previsti abbattimenti di diverse abitazioni.
I tecnici comunali – dopo aver sentito il Cociv – hanno spiegato che per il 2012 non sarà avviato nessun intervento a causa dei ritardi nella progettazione esecutiva dei lavori. Al Comune hanno fatto sapere che entro aprile diventerà efficace l’atto integrativo tra Cociv ed Rfi e dalla Regione verranno ridate le autorizzazioni paesaggistiche, ormai scadute ed inizierà, così, l’atto espropriativo. Il progetto esecutivo sarà presentato entro l’anno.
Ad Arquata sono, poi, previsti alcuni interventi sulla rete stradale, tra cui l’allargamento della provinciale ex SS 35 dei Giovi e di via del Vapore; prevista anche la realizzazione delle strade di cantiere. Ma la preoccupazione dell’amministrazione e dei cittadini è soprattutto relativa alla presenza di amianto che, come in Val Lemme, è presente nelle rocce che verranno scavate per il tunnel, mettendo a rischio anche gli acquedotti. La galleria di valico passerà sotto il monte Zuccaro, rischiando di interferire con le fonti di Sottovalle, Rigoroso e Borlasca, che rischiano di scomparire.
La prossima settimana si terrà una nuova seduta dell’osservatorio ambientale sul Tav aperto al Cociv e ai cittadini; in programma anche un consiglio comunale aperto sull’argomento.