Normali Fuori
Cosè, poi, normale? È uno stratagemma che usiamo quando, pigri, ci manca la voglia di descrivere e raccontare. Il teatro: una cura dagli stereotipi
Cos?è, poi, ?normale?? È uno stratagemma che usiamo quando, pigri, ci manca la voglia di descrivere e raccontare. Il teatro: una cura dagli stereotipi
Ebbene, in una normale città di provincia ogni normale martedì, un gruppo di persone normali si incontra.
Sono passati tre anni da quando, grazie al sostegno dell’associazione Di.A.Psi., il Dipartimento di Salute Mentale Soc Asl Sud ha dato vita ai “Normali Fuori”, compagnia teatrale coordinata da Davide Sannia, regista teatrale e video ed insegnante di recitazione alla scuola “I Pochi” di Alessandria.
Si tratta di un gruppo teatrale integrato in quanto accoglie sia utenti del centro di Salute Mentale di Novi Ligure, Ovada e della comunità “Albachiara”, sia operatori Asl Al e volontari , tutti accomunati dal piacere di fare teatro insieme.
“Fisi sciamaun
Dava nagada
Pemme ciambaum
Gera gerada.
Tumpu turumpu
Tumpu turuttu
Sera carampu
Pemia no futuruttu.”
(Matteo)
Il teatro è una forma d’arte che permette di esprimere la propria interiorità, interpretando ruoli diversi da sé, finalizzando in senso creativo l’immaginazione, coinvolgendo le proprie emozioni per metterle in scena, imparando così a conoscerle e di conseguenza a gestirle.
I Normali Fuori, con la loro arte, promuovono una cultura della diversità, intesa però come valore comune a tutti, proprio dell’esistenza di ogni essere umano.
Il teatro qui vuole essere un’attività fuori dall’ambito della patologia, ed è proprio per questo che il paziente non è “tollerato in quanto malato”, bensì riconosciuto e valorizzato per quello che è: una persona, con la sua propria esperienza, personalità, le sue emozioni, qualità e difetti.
“Sono un sollevatore di pesi. Mi alleno tante ore al giorno e lo faccio per mantenermi in forma, curando la mia persona contro l’invecchiamento.
Il peso che sollevo è il peso della vita; quando mi alleno mi libero dalle preoccupazioni, mi sento più leggera. Faccio questo sport , con grande fatica, per apparire, ma anche per non soffrire” (Simona)
Nonostante il laboratorio sia avulso dall’ambito della terapia, offre comunque una “cura” non solo a chi vi partecipa, siano persone con disagio psichico e non, ma anche alla comunità in cui si colloca. Per questo è essenziale il momento della rappresentazione: un’occasione per guarire dal pregiudizio e dalla superficialità.
È il teatro come scambio tra un “dentro” ed un “fuori”, con il quale si vuole favorire l’esercizio di una cittadinanza attiva producendo un cambiamento di sensibilità e mentalità nell’approccio al disagio psichico, per opporsi a processi di stigmatizzazione che sono dannosi per tutti e che si riflettono negativamente sulla vita del malato psichico.
“Il mare è l’amore che nasce.” (Gaspare)
Nell’anno 2011, presso il salone teatrale di Stazzano, la compagnia ha portato in scena “Un Ruolo Difficile”, spettacolo tratto da “Sei personaggi in cerca di autore” di Luigi Pirandello, con adattamento e regia di Davide Sannia.
Vi invito quindi a tenervi sintonizzati sugli aggiornamenti dei Normali Fuori (che potrete trovare sulla loro pagina Facebook) ed a partecipare al loro prossimo spettacolo di fine anno (data da destinarsi) , dove potrete vedere recitare dal vivo e magari conoscere direttamente Enricone, Matteo, Simona, Gaspare e tutti gli altri, che vi insegneranno quant’è normale ed al contempo geniale affidarsi alla follia.