Farmacia dell’ospedale, i medici disconoscono le firme sulle ricette
Nuovi risvolti all'interno dell'inchiesta sulla farmacia dell'ospedale di viale Saffi, a Novi. I Carabinieri stanno, infatti, interrogando i medici di base, che, però, non hanno riconosciuto molte delle loro firme sulle ricette. Intanto gli affari alla "nuova" farmacia non vanno troppo bene: già ridotto il personale, a causa del calo di clienti
Nuovi risvolti all'interno dell'inchiesta sulla farmacia dell'ospedale di viale Saffi, a Novi. I Carabinieri stanno, infatti, interrogando i medici di base, che, però, non hanno riconosciuto molte delle loro firme sulle ricette. Intanto gli affari alla "nuova" farmacia non vanno troppo bene: già ridotto il personale, a causa del calo di clienti
Molti, infatti, quasi tutti, non hanno riconosciuto la firma che si trova su numerose ricette che riguardano i farmaci di costo medio basso, come Augmentin e Voltaren. Pare, quindi, che la maggior parte delle ricette sulle quali erano state applicate le fustelle, che venivano staccate dalle confezioni non vendute si riferissero generalmente a prezzi medi. Forse un “trucchetto” utilizzate dalla farmacia per non creare sospetti quando veniva chiesto il rimborso al Sistema sanitario nazionale?
Se questo aspetto delle firme dovesse essere confermato dall’indagine, il caso si potrebbe allargare coinvolgendo indirettamente anche tutti quei medici che si sono visti apporre le loro firme sulle ricette, medici che potrebbero, a loro volta, tutelarsi denunciando i presunti autori dei falsi. Per il momento, i verbali relativi a questo disconoscimento di firme sono già parecchi.
Intanto alcuni medici di base annunciano di volersi configurare come parte lesa all’interno dell’indagine, cercando di non incrinare il rapporto medico-paziente che è fondamentale nel caso del medico di famiglia. E alla “nuova” farmacia dell’ospedale, che ha riaperto da poche settimane, gli affari non sembrano andare molto bene: i clienti sarebbero, infatti, calati e il personale già ridotto.