Kme, lavoratrici della mensa in sciopero da oltre una settimana
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Lisa Lanzone - novionline@novionline.net  
21 Marzo 2012
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Kme, lavoratrici della mensa in sciopero da oltre una settimana

Alla Kme di Serravalle Scrivia non sono soltanto gli operai a scioperare, ma anche le lavoratrici della mensa, che da oltre una settimana sono ferme. Sono in 12, infatti, a rischiare il trasferimento a causa di una riduzione oraria, ma non tutte hanno aderito alla manifestazione, si è infatti spaccato la Filcams Cgil e la Uil, che ha 4 lavoratrici che coprono anche gli altri turni. Si chiede, intanto, un tavolo di confronto con l'azienda

Alla Kme di Serravalle Scrivia non sono soltanto gli operai a scioperare, ma anche le lavoratrici della mensa, che da oltre una settimana sono ferme. Sono in 12, infatti, a rischiare il trasferimento a causa di una riduzione oraria, ma non tutte hanno aderito alla manifestazione, si è infatti spaccato la Filcams Cgil e la Uil, che ha 4 lavoratrici che coprono anche gli altri turni. Si chiede, intanto, un tavolo di confronto con l'azienda

Ieri mattina gli operai della Kme sono nuovamente scesi in sciopero, ma con loro c’erano anche 8 delle 12 lavoratrici del reparto mensa, che a causa della riduzione oraria rischiano di essere trasferite. Marco Sali, funzionario esterno Filcams Cgil, ha spiegato che il calo della produzione ha provocato anche una riduzione oraria per il comparto mensa, settore che da oltre una settimana è in sciopero, ma non tutti sono d’accordo.

“Siamo in sciopero da 8 giorni, ma 4 di noi aderenti al sindacato Uil sono al lavoro e stanno coprendo anche i nostri turni, lavorando sino a 18 ore al giorno. Ci spiace per questa spaccatura. Siamo tutte donne, 8 delle quali con contratto part time e per noi essere trasferite altrove, con solo 4 ore di turno al giorno diventa davvero un problema. Molte di noi, tra l’altro, sono quasi 25 anni che ogni giorno danno da mangiare ai dipendenti Kme e ora ci dicono che il nostro orario verrà ridotto. Senza altre spiegazioni”, spiegano le Rsa Filcams Cgil Maura Gandini e Giovanna Gemme.

Le lavoratrici, che rischiano nel migliore dei casi un trasferimento, chiedono quindi un tavolo di confronto con l’azienda: “Siamo disposte ad andare avanti con lo sciopero sino a quando non avremo risposte chiare sul nostro futuro. Non c’è stato dialogo per ora, ma vorremmo almeno sapere se possiamo usufruire di ammortizzatori sociali, per rimanere in stabilimento. Dopo tanti anni, vorremmo almeno essere trattate con rispetto”.

 

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