Sindacati, due ore di sciopero per difendere l’articolo 18
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Lisa Lanzone - novionline@novionline.net  
29 Marzo 2012
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Sindacati, due ore di sciopero per difendere l’articolo 18

Ieri alla Kme di Serravalle altre due ore di sciopero. Accanto alla Cgil anche la Cisl e la Uil: al corteo hanno partecipato anche gli operai di Ilva, Roquette e altre aziende del novese. La manifestazione è stata organizzata per difendere l'articolo 18. Rsu pronti, infatti, a dare battaglia: "Se non ci ascolteranno, siamo pronti a continuare la protesta".

Ieri alla Kme di Serravalle altre due ore di sciopero. Accanto alla Cgil anche la Cisl e la Uil: al corteo hanno partecipato anche gli operai di Ilva, Roquette e altre aziende del novese. La manifestazione è stata organizzata per difendere l'articolo 18. Rsu pronti, infatti, a dare battaglia: "Se non ci ascolteranno, siamo pronti a continuare la protesta".

Altre due ore di sciopero ieri in tarda mattinata per gli operai metalmeccanici della Kme di Serravalle. Questa volta, però, alla manifestazione hanno partecipato anche rappresentanze sindacali di Ilva, Roquette e Imet. Ad aderire al corteo – che ha bloccato la circolazione per circa un’ora – non solo la Fiom Cgil, ma anche la Cisl e la Uil. “Uno sciopero che ha di nuovo unito i lavoratori della zona del novese e che soprattutto, almeno a livello locale, ha visto sfilare insieme le tre sigle sindacali”, spiega Angelo Paternò, Rsu della Fiom all’interno della Kme. 

Un’adesione che ha superato l’85 per cento: una manifestazione che i lavoratori e i sindacati hanno organizzato per ribadire la loro contrarietà alla riforma del lavoro, per cercare ancora di salvare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.

In strada gli delle maggiori fabbriche del novese uniti, ma i problemi più grandi a livello locale restano quelli della Kme: “Siamo tornati la scorsa settimana al tavolo di concertazione con l’azienda e abbiamo presentato una bozza di un documento per la tutela dei lavoratori, per cercare di ottenere almeno a livello interno, ciò che a livello generale ci vogliono togliere. Presto il tutto verrà sottoposto al voto degli operai, tramite un referendum interno”, precisa Paternò.

Qualche passo avanti, poi, per le lavoratrici del reparto mensa, che avevano subito una riduzione oraria, a causa del calo di produzione: “Siamo state in sciopero per oltre una settimana e pochi giorni fa abbiamo ottenuto un incontro con la ditta. Ora siamo al lavoro, all’interno dell’azienda ci siamo sentite finalmente ascoltate, ma il problema resta e dovrà essere affrontato insieme alla cooperativa di Piacenza alla quale viene appaltato il servizio mensa e con la quale abbiamo il contratto al momento”, spiegano le Rsa del comparto mensa.

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