Cit, la minaccia dello sciopero
Ancora problemi al settore dei trasporti locali. Al Cit i dipendenti minacciano lo sciopero in vista dei tagli previsti e del piano di esuberi che potrebbe portare anche ad una riduzione del persobale di 9 unità. Domani, mercoledì, ci sarà un incontro all'Ufficio del Lavoro di Alessandria, dove l'azienda inconterà i sindacati
Ancora problemi al settore dei trasporti locali. Al Cit i dipendenti minacciano lo sciopero in vista dei tagli previsti e del piano di esuberi che potrebbe portare anche ad una riduzione del persobale di 9 unità. Domani, mercoledì, ci sarà un incontro all'Ufficio del Lavoro di Alessandria, dove l'azienda inconterà i sindacati
Dai sindacati spiegano che l’azienda ha presentato il suo piano, che prevede un esubero del personale, ma nonostante questo gli autisti sono costretti al doppio turno. I rappresentanti dei lavoratori fanno, quindi, sapere che non c’è bisogno di licenziamenti: chi lavora è, infatti, costretto ad aumentare i ritmi e a rinunciare alle ferie per far fronte alle corse e non creare dei disagi agli utenti. Ed è su questo punto e sul piano di esuberi, che l’azienda sarà ascoltata domani mattina all’Ufficio del Lavoro di Alessandria.
Dal CdA del Cit spiegano che i sindacati hanno presentato un esposto all’Ufficio del Lavoro nei confronti del piano aziendale, ma per la società non esistono molti margini per la trattativa. Senza il piano aziendale previsto, infatti, secondo gli amministratori del Cit, l’azienda rischierebbe la liquidazione, a fronte del taglio del 12,6 per cento delle corse che comporta un turno di lavoro in meno. Per quanto riguarda il personale in eccesso, si sta cercando di rendere meno dolorosa la riduzione dei dipendenti, anche andando alla ricerca di produttività negli altri settori aziendali al fine di riassorbire, magari, gli esuberi. Ma una riduzione del personale sembra rimanere inevitabile a causa dei tagli dei finanziamenti da parte della Regione.
Intanto le lamentele per il taglio delle corse, proseguono e arrivano soprattutto dagli utenti che risiedono nei piccoli Comuni della val Lemme e della Val Borbera, che protestano per i servizi tagliati.