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Lavoro, lo straniero sfonda l’ultimo Piave
Dal rapporto provinciale sugli indicatori occupazionali in provincia di Alessandria emergono dati interessanti
Dal rapporto provinciale sugli indicatori occupazionali in provincia di Alessandria emergono dati interessanti
State cercando un impiego? Puntate sul lavoro domestico. È quanto emerge da “Articolouno News”, il rapporto sugli indicatori occupazionali in provincia di Alessandria, nato dalla collaborazione tra l’Osservatorio regionale e quello provinciale, mettendo a confronto i primi semestri 2010-2011. Nei primi sei mesi del 2011, l’occupazione nella nostra provincia è tornata a crescere grazie al boom delle as-sunzioni nel lavoro domestico (+70 per cento), in parte legate al progressivo invecchiamento della popolazione e alla carenza dei servizi sociosanitari. I dati occupazionali svelano l’identikit della lavoratrice domestica: donna, di origine straniera, proveniente soprattutto dalla Romania, dall’Ucraina e dalla Moldavia.
L’area novese rimane ancora critica, con un aumento dei disoccupati (+6,6 per cento) e una lieve flessione degli inoccupati (-3,7 per cento).
Tra i 4.600 iscritti al Centro per l’Impiego, colpisce la percentuale femminile, che tocca il 60 per cento, considerando sia il tasso di disoccupazione sia quello di inoccupazione. Lo stesso rapporto degli Osservatori regionali e provinciali afferma che «il dato di fine semestre 2011 indica una sofferenza acuta per la componente femminile». Rispetto al primo semestre 2010, nei primi sei mesi del 2011 risultano essere state attivate 228 procedure di assunzione, più della metà delle quali – ben 131 – riguardava cittadini stranieri. Appare positivo il lieve aumento delle assunzioni a tempo indeterminato.
Il buon andamento delle assunzioni nell’agricoltura, nell’industria metalmeccanica e nel terziario – in particolare nei trasporti e nel lavoro domestico – non basta tuttavia a rendere positivo il saldo occupazionale, penalizzato dalla crisi del ramo costruzioni.
L’area novese rimane ancora critica, con un aumento dei disoccupati (+6,6 per cento) e una lieve flessione degli inoccupati (-3,7 per cento).
Tra i 4.600 iscritti al Centro per l’Impiego, colpisce la percentuale femminile, che tocca il 60 per cento, considerando sia il tasso di disoccupazione sia quello di inoccupazione. Lo stesso rapporto degli Osservatori regionali e provinciali afferma che «il dato di fine semestre 2011 indica una sofferenza acuta per la componente femminile». Rispetto al primo semestre 2010, nei primi sei mesi del 2011 risultano essere state attivate 228 procedure di assunzione, più della metà delle quali – ben 131 – riguardava cittadini stranieri. Appare positivo il lieve aumento delle assunzioni a tempo indeterminato.
Il buon andamento delle assunzioni nell’agricoltura, nell’industria metalmeccanica e nel terziario – in particolare nei trasporti e nel lavoro domestico – non basta tuttavia a rendere positivo il saldo occupazionale, penalizzato dalla crisi del ramo costruzioni.