Arquata ribadisce il “no” al terzo valico se ci sono rischi

Anche un minimo rischio di intercettazione della falda è inaccettabile per il Comune di Arquata Scrivia, che ha spiegato la sua posizione sul progetto definitivo del Terzo Valico durante l’incontro che si è svolto l’altro giorno a Torino con il commissario governativo Walter Lupi e i rappresentanti del Cociv. Il sindaco Paolo Spineto, il vicesindaco Francesco Bisignano e il capogruppo di maggioranza Stefania Pezzan hanno illustratoi nodi emersi dai documenti a disposizione.

Secondo l’amministrazione arquatese, il Cociv si è presentato senza il progetto e come Comune, Arquata ha fatto sapere di non poter rischiare di rimanere senz’acqua a causa dello scavo del tunnel. Da parte sua, il Cociv, ha risposto citando la delibera del Cipe del 2006: in caso di intercettazione della falda i lavori si stopperanno e verrà costruito un acquedotto alternativo. Ma il Comune non è soddisfatto: la stessa delibera stabilisce, infatti, che nella progettazione esecutiva deve essere verificato ancora il pericolo di impatto con le sorgenti, e questo prima e non durante l’intervento.
Secondo gli amministratori arquatesi, il Cociv si è limitato a rispondere che il progetto definitivo è stato approvato dal Cipe e che adesso tocca a Rfi decidere su eventuali ed ulteriori modifiche. Ma se non arriveranno risposte più chiare, per Arquata di Terzo Valico non se ne parla.
Intanto, a breve sarà pronta la bozza della delibera, condivisa con l’opposizione, da portare in consiglio comunale per esprimere il parere del Comune sul Terzo Valico. E domani, venerdì 11 maggio, si terrà anche l’incontro ad Alessandria tra la Provincia e i sindaci, che dovrebbero essere convocati anche a Roma al Ministero dell’Ambiente. Nel frattempo, Arquata si sta già preparando alla grande mobilitazione dei Comitati “No Tav-Terzo Valico”: la manifestazione si terrà il 26 maggio e partirà dalla stazione.