Terzo Valico, alla Cascina Romanellotta la cava più estesa del progetto
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Lisa Lanzone - novionline@novionline.net  
15 Giugno 2012
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Terzo Valico, alla Cascina Romanellotta la cava più estesa del progetto

Una serata informativa - la prima sul territorio comunale - molto partecipata quella di ieri sera a Pozzolo. L'argomentp è stato il Terzo Valico e l'incontro è stato organizzato dai consiglieri di minoranza Lavelli e Manfredini. A Pozzolo sorgerà, infatti, la più grande cava del progetto, per oltre 90 ettari di estensione

Una serata informativa - la prima sul territorio comunale - molto partecipata quella di ieri sera a Pozzolo. L'argomentp è stato il Terzo Valico e l'incontro è stato organizzato dai consiglieri di minoranza Lavelli e Manfredini. A Pozzolo sorgerà, infatti, la più grande cava del progetto, per oltre 90 ettari di estensione

Pozzolo sul Terzo Valico arriva in ritardo, ma arriva. E i cittadini rispondono all’appello davvero numerosi: una sala gremita, ieri sera, ha ospitato l’assemblea pubblica informativa organizzata dai consiglieri di minoranza Monica Manfredini e Luciana Lavelli.

In effetti, Pozzolo si è mobilitato in ritardo rispetto ad altre zone, anche se l’impatto che l’opera avrà sul territorio comunale non sarà certo trascurabile: proprio a Pozzolo, infatti, sarà “coltivata” una cava di oltre 92 ettari in località Romanellotta, una superficie che rischia di essere più grande del centro abitato del paese, nel quale ogni giorno passeranno centinaia di camion diretti proprio alla grande cava.

Quella della Romanellotta – la cascina che da il nome all’intera area, che ne comprende diverse altre –  è infatti la più grande cava dell’intero progetto del Terzo Valico e sarà un sito sia di estrazione, sia di riempimento. La terra, cioè verrà prima estratta ed utilizzata nei cantieri e poi verrà nuovamente riempita.


Ma ieri sera a Pozzolo si è parlato dell’intero progetto, una sorta di cronistoria dell’opera per chi vuole informarsi partendo da zero: a Novi e in Val Lemme sono ormai in molti a conoscere questo progetto e i Comitati No Tav, che si sono ricostituiti all’inizio dell’anno – quando è arrivato il finanziamento dei primi due lotti dell’opera (lotti non funzionali, come è stato ricordato) – hanno organizzato già numerose assemblee informative sul tema.

Pozzolo è rimasto, invece, un po’ in disparte e, come ha ricordato il consigliere Manfredini, nel “più totale silenzio da parte delle istituzioni locali, che non si sono nemmeno presentate qui stasera, nonostante fossero state invitate da tempo”. Secondo la minoranza, infatti, l’amministrazione comunale pozzolese sarebbe rimasta zitta sull’argomento, senza informare i cittadini sul progetto e senza organizzare nessuna iniziativa pubblica.

Un silenzio che si è rotto proprio un paio di giorni fa con la proposta di un referendum tra i Comuni interessati dall’opera. Un’iniziativa che, però, non è piaciuta ai comitati No Tav e nemmeno troppo ai due consiglieri che hanno organizzato la serata di ieri: “Certamente il referendum è un segnale che qualcosa si sta muovendo anche qui. Un modo per interrompere il silenzio, arrivato proprio quando abbiamo deciso di organizzare questa assemblea pubblica. Ma un segnale che non basta e che soprattutto arriva troppo tardi. Prima bisogna informare i cittadini, farli partecipare e soltanto dopo può essere chiesto il loro parere”, spiegano Lavelli e Manfredini.


Ancora più duro il commento dei Comitati No Tav, che sono stati invitati a partecipare alla serata, dove Davide Bailo (Comitato Novese No Tav-Terz Valico) è stato uno dei relatori: “Un referendum ora non ha senso. E’ solo un modo per scaricare le responsabilità e far credere ai cittadini di avere partecipato. Se dovessero voncere i “sì” l’opera sarebbe legittimata e se dovessero, invece, vincere i “no” gli amministratori locali direbbero che la Tav si deve fare comunque per “colpa” della Legge Obiettivo che non lascia scampo ai Comuni”.

Bailo ha, poi, illustrato i dettagli tecnici del tracciato – accompagnato dalla relazione di Stefania Pezzan, geometra esperto dei progetti relativi all’opera e da un anno consigliere comunale ad Arquata, unico comune ad aver approvato una delibera contro il Terzo Valico.


Numerosi, in conclusione, gli interventi dei cittadini: la preoccupazione generale riguarda l’impossibilità di fermare l’opera, arrivati a questo punto: “E’ tardi per mobilitarsi, non possiamo più fare nulla?”, hanno chiesto ai Comitati, i quali ha, invece, invitato fermamente alla “lotta pacifica” per fermare l’opera. “Non è vero che non si piò più fare nulla. Quella è solo una scusa per non partecipare. Dobbiamo salvare la nostra terra, la nostra salute dal rischio amianto nelle rocce e la nostra acqua in Valle Scrivia. In Val Susa non stanno lavorando proprio perché c’è stata mobilitazione. Possiamo farcela anche qui”.

E infatti il Comitato sta già programmando le prossime manifestazione, che saranno decise insieme ai cittadini durante una riunione di tutti i Comitati della zona, che si terrà venerdì 22 giugno, alle 21, al For.Al di Novi. Ed in particolare su Pozzolo, Lavelli e Manfredini hanno attivato una casella di posta elettronica per raccogliere le opinioni e le proposte dei cittadini: parteciparepozzolo@libero.it

 

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