Il Tar respinge la richiesta dei No Tav. “Andremo avanti comunque”
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Il Tar respinge la richiesta dei No Tav. “Andremo avanti comunque”

Il Tar ha respinto la richiesta di sospendere gli espropri avanzata dal Movimento No Tav e dai proprietari dei terreni a Libarna di Serravalle ed Arquata. "Il morale resta alto, andremo avanti", dicono i manifestanti. Lunedì riprende il presidio e, intanto, a Libarna c'è chi chiede la secessione da Serravalle: "il comune ci ha lasciato soli"

Il Tar ha respinto la richiesta di sospendere gli espropri avanzata dal Movimento No Tav e dai proprietari dei terreni a Libarna di Serravalle ed Arquata. "Il morale resta alto, andremo avanti", dicono i manifestanti. Lunedì riprende il presidio e, intanto, a Libarna c'è chi chiede la secessione da Serravalle: "il comune ci ha lasciato soli"

“Da lunedì si campeggia”. E’ uno dei primi messaggi postati sulla bacheca Facebook del Movimento No Tav dopo che è iniziata a circolare la notizia sul decreto del Tar che respinge la richiesta di sospensiva degli espropri, avanzata dai proprietari dei terreni interessati e dal Movimento. Gli espropri quindi andranno avanti. Il Tar del Piemonte, con decreto cautelare 737 e 738 ha stabilito che non vi erano i presupposti per sospendere l’iter di “immissione in possesso” iniziato lo scorso martedì da parte di Cociv, il consorzio di imprese per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi. Non tutto è perduto, il ricorso vero e proprio sarà discusso il 27 luglio. In gioci, qui, c’era “solo” la sospensione degli espropri fino alla pronuncia deinitiva.

I tecnici incaricati da Cociv potranno quindi proseguire con la tabella di marcia a partire da lunedì. Negli ultimi due giorni, tuttavia, è stato lo stesso consorzio a fare una pausa dei sopralluoghi per le immissioni in possesso. Una scelta che aveva lasciato perplessi i manifestanti e i proprietari sotto esproprio (aderenti a larga maggioranza al movimento e tra i firmatari del ricorso) .
Da lunedì è in programma un presidio permanente, una sorta di “campeggio”.
A Serravalle, in località Libarna, devono essere ancora eseguiti circa 15 espropri. Ad Arquata saranno molti di più, concentrati in zona Moriassi, Vaie, Redimero, Rigoroso. “Il morale resta alto”, assicurano i manifestanti. Ma la stanchezza, dopo i primi quattro giorni di presidio, inizia a farsi sentire. Con il passare dei giorni è cresciuto l’affetto della popolazione nei nostri confronti – scrivono sul profilo facebook e sul blog – Centinaia le persone che mentre si recavano o tornavano dal lavoro salutavano con affetto i No Tav, decine le offerte da parte di donne e uomini che hanno portato spontaneamente ai presidi acqua, gelati, cibo, bibite e soprattutto grandi sorrisi.”
Parallelamente, aumenta l’irritazione nei confronti di un comune, quello di Serravalle, che a detta dei residenti di Libarna “ci ha lasciato soli”. Tanto che alcuni stanno pensando di promuovere un referendum per chiedere l’annessione ad Arquata. E’ da qualche giorno che nelle lunghe ore di attesa sotto il sole se ne parla. Alberto Carbone, in carica dallo scorso maggio, che replica: “il mio è un ruolo istituzionale ed è con le istituzioni che mi sto muovendo. Ho richiesto un incontro con Cociv e rfi che mi è stato concesso e si terrà a breve. Sarà un incontro pubblico, al quale tutti potranno partecipare”.

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