Il futuro della città ridisegnato nel Piano Strategico
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Lisa Lanzone - novionline@novionline.net  
15 Luglio 2012
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Il futuro della città ridisegnato nel Piano Strategico

E' stato presentato il Piano Strategico che dovrà ridisegnare la città di Novi da qui al 2020. Individuate, quindi, quattro aree tematiche di sviluppo. Formato anche il Comitato Scientifico che si occuperà della stesura del documento.

E' stato presentato il Piano Strategico che dovrà ridisegnare la città di Novi da qui al 2020. Individuate, quindi, quattro aree tematiche di sviluppo. Formato anche il Comitato Scientifico che si occuperà della stesura del documento.

Sono quattro le grandi aree tematiche intorno alle quali dovrà essere ridisegnata la città di Novi da oggi al 2020. A stabilirlo è il Piano Strategico che è stato elaborato dal Comune, con la collaborazione di altri attori economico-sociali attivi sul territorio. Sono state, infatti, definite e comunicate ieri le linee di azione che dovranno permettere a Novi e al suo territorio di raccogliere le sfide attese nel prossimo futuro.

Ecco, quindi, le quattro aree tematiche indicate per lo sviluppo del territorio: la prima riguiarda “La città che lavora (creative city)” e prende in esame sia il tessuto produttivo sia la formazione delle competenze e dei talenti indispensabili per mantenere e sviluppare le eccellenze economiche novesi.

“Questa linea strategica riconosce l’importanza della dipendenza dello sviluppo economico dalla capacità produttiva dei servizi legati a conoscenze, processi e innovazioni che solo un florido ambiente di produzione può generare. Qui entra in gioco la diversificazione della base economica locale attraverso il sostegno e la promozione di nuove attività nel campo dell’innovazione tecnologica, del turismo, della cultura, del commercio di qualità e delle attività artigianali di eccellenza”, spiegano dal Comune.

La seconda area è rappresentata da “La città che si rinnova (smart city)”: qui viene affrontata la questione di grande attualità come la sostenibilità ambientale. “Una buona qualità ambientale rappresenta non solo lo scopo primario di qualsiasi azione politica, ma costituisce anche una efficace strategia per rafforzare l’immagine positiva del territorio novese nei confronti delle persone che vi si recano per lavoro, affari o turismo”.

In questo caso, gli obiettivi del Piano sono chiamati a trovare delle strategie di sviluppo attente sia alla dimensione territoriale (consumo di suolo, impatto ambientale e tutela dei beni paesaggistici), sia al contenimento dell’espansione urbana. Allo stesso tempo, gli obiettivi di questa linea strategica sono attenti alle politiche insediative che dovranno prevedere criteri per ridurre la produzione di rifiuti e lo spreco di risorse naturali attraverso l’utilizzo di energia a basso costo, derivante, soprattutto, da fonti rinnovabili.
 
E poi c’è la terza area, che si occuperà della “mobilità” con “la città dei flussi”, che avrà l’intento di rispondere in modo adeguato alla mobilità interna ed esterna, presente e futura. In particolare, questa linea strategica è sensibile alla necessità di garantire condizioni di mobilità di persone e di merci favorevoli alla valorizzazione dei vantaggi localizzativi offerti dal territorio novese.

“Novi è al centro di un territorio interessato da grandi cambiamenti infrastrutturali e logistici. Alcuni sono già in corso, altri, come il Terzo Valico, sono inseriti in un quadro di ristrutturazione dei corridoi ferroviari e di una generale evoluzione delle strategie di trasporto a livello nazionale ed europeo. A questo proposito, i risvolti per la città sono molteplici”. Nelle opere compensative, ad esempio, sono state inserite diverse soluzioni progettuali che, oltre al rilancio dello Scalo Ferroviario di Novi-San Bovo, dovranno servire a recuperare aree ferroviarie (da utilizzare come parcheggi ed aree verdi) e a migliorare la viabilità cittadina.

Infine, la quarta area è quella de “La città da vivere“, che si propone di elaborare una serie di interventi per migliorare la qualità della vita in città e sul territorio, favorire ed aumentare la partecipazione attiva della cittadinanza e l’offerta culturale.

“Questa linea strategica interpreta il rinnovamento urbano e l’integrazione sociale come azioni necessarie per diffondere prosperità, coesione e rinnovamento. Qui le azioni sono rivolte al coordinamento tra i settori socio-sanitario e quello socio-assistenziale, passando per il coordinamento delle attività sportive e delle forme aggregative giovanili”.

In particolare si tratta di un insieme articolato di azioni che fonderanno la propria logica operativa sulla trasparenza amministrativa, sulla progettazione partecipata e sulla creazione e il rafforzamento di strutture e servizi in grado di migliorare lo scambio di informazioni tra cittadini e amministratori pubblici.

L’elaborazione del Piano Strategico giunge dopo un processo partecipato che, a partire dal protocollo d’intesa firmato alla fine del 2010 durante il convegno “Quale futuro per Novi“, ha coinvolto tutte le forze attive della città.

“In quella occasione – spiega l’assessore all’Urbanistica, Paola Cavanna – è emersa l’esigenza di avviare una nuova fase di sviluppo della città e del novese, basata su obiettivi condivisi, ambiziosi ma non irrealistici, su di un coinvolgimento plurale degli attori sociali, su strumenti evoluti, su di una concezione dello sviluppo capace di integrare la produzione della ricchezza, la sostenibilità ambientale e la promozione sociale. Come è sempre successo in passato, siamo convinti che Novi saprà cogliere questa sfida per rinnovarsi e ridisegnare il proprio futuro”.
 
Oltre alle aree tematiche, sono state individuate le personalità che faranno parte del Comitato Scientifico. Il coordinamento si avvarrà della consulenza di Guido Borelli docente della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale e dell’Università di Cagliari. Il direttore del centro studi Cisl nazionale, Mario Scotti, si occuperà del tema lavoro, mentre Pier Maria Ferrando, preside della Facoltà di Economia a Genova, di economia.

Il tema della sanità sarà, invece, affidato a Mario Della Volpe, primario di nefrologia all’Ospedale San Giacomo. Inoltre, faranno parte del Comitato, per l’ambiente Alberto Mallarino (agronomo, esperto di temi ambientali), per l’urbanistica Dario Camerino (Presidente Ordine degli Architetti provincia di Alessandria), per la cultura Mario Franchini (scrittore) e per il sociale Sandra Mantero (Commissario Croce Rossa Novi).

Il comitato sarà integrato dal sindaco Lorenzo Robbiano, dall’assessore all’Urbanistica Paola Cavanna, dal direttore generale Angelo Lo Destro, dal dirigente del settore Urbanistica, Maria Rosa Serra, e da Roberta Miglietta, con funzioni di segreteria.
 
Dal Comune precisano, infine, che ai componenti, che svolgono questa attività a titolo volontario, non viene riconosciuto alcun compenso.
 
 

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