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Rangers, un’estate in prima linea
Il gruppo volontari Rangers di Arquata fa un primo bilancio di una lunga ed intensa estate. Forte è stato, infatti, l'impegno sul fronte antincendio, ma anche nell'ambito della prevenzione e in aiuto delle popolazioni colpite dal terremoto dell'Emilia
Il gruppo volontari Rangers di Arquata fa un primo bilancio di una lunga ed intensa estate. Forte è stato, infatti, l'impegno sul fronte antincendio, ma anche nell'ambito della prevenzione e in aiuto delle popolazioni colpite dal terremoto dell'Emilia
L’aumento delle attività e dei mezzi (i Rangers, oltre ad essere volontari di protezione civile e corpo anti incendio boschivo sono anche l’unico gruppo in zona ad avere cani cerca persona) ha infatti reso necessario trovare una collocazione più idonea, individuata nella vecchia sede della Croce Verde, ristrutturata e rimessa a nuovo dagli stessi volontari.
Costante l’impegno dei Rangers anche a seguito del terremoto in Emilia. Sotto l’iniziativa del presidente del consiglio comunale di Arquata, Vittorio Gifra, contattato dagli amministratori locali di Mirandola, in provincia di Modena, i volontari arquatesi si sono attivati per raccogliere materiale che hanno consegnato direttamente all’amministrazione del paese colpito dal sisma.
In particolare, durante la spedizione del 19 giugno, tre volontari “hanno eseguito un trasporto urgente di generi di prima necessità: una tenda da quattro posti con cucina da campo donata dal signora Manca di Arquata; 85 sacchi a pelo e svariate confezioni di materiale di prima necessità e igiene personale. Sicuramente si faranno altri trasporti visto che la popolazione di Arquata e alcune ditte si sono rese disponibili per donazioni di materiali”, spiega Paolo Gifra. A breve è infatti prevista una nuova consegna, sempre a Mirandola, per portare una roulotte donata dalla famiglia Vignolo e destinata ad un nucleo familiare terremotato.
Anche se non ci sono emergenze, l’attenzione dei Rangers è sempre alta, soprattutto nei periodi di lunga siccità: solo a giugno i volontari avevano fatto una pulizia preventiva di rami davanti ed erbacce lungo il sentiero “strada dei Militari” a Montaldero.