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Con i velo ok auto meno veloci, “e senza fare multe”, per ora
Sembra funzionare l'effetto deterrente dei Velo ok, i totem arancioni posizionati a Serravalle Scrivia lungo via Gambarato e via Romita dentro cui, a sorpresa, sono nascoste le telecamere per il rilevamento della velocità: il numero di auto che superano i limiti è più che dimezzato. A breve partiranno le prime multe
Sembra funzionare l'effetto deterrente dei Velo ok, i totem arancioni posizionati a Serravalle Scrivia lungo via Gambarato e via Romita dentro cui, a sorpresa, sono nascoste le telecamere per il rilevamento della velocità: il numero di auto che superano i limiti è più che dimezzato. A breve partiranno le prime multe
Sembra funzionare l’effetto deterrente dei Velo ok, i totem arancioni posizionati a Serravalle Scrivia lungo via Gambarato e via Romita dentro cui, a sorpresa, sono nascoste le telecamere per il rilevamento della velocità. Sulle due strade, una di transito e l’altra in una zona residenziale, si registravano superamenti dei limiti di velocità da brivido, con punte di 140 chilometri orari, nonostante il limite dei 50. “L’obiettivo del progetto Velo ok era quello di aumentare la sicurezza sulle strade, e non di fare cassa. I primi risultati ci invogliano a proseguire”, dice il sindaco Alberto Carbone.Così anche il comandante della polizia Municipale Ezio Bassani: “siamo molto soddisfatti dei risultati. Si è registrato un abbattimento di due terzi del numero delle auto che viaggiavano a velocità più o meno elevata, senza considerare le punte massime”. I dati parlano chiaro: prima dell’istallazione dei totem, la velocità media era di 108,95 chilometri orari. Ora è di 81. Le infrazioni potenziali elevate prima del sistema tutor erano 320 mila annue; ora sarebbero 105 mila, poiché la percentuale di chi non rispetta i limiti è scesa da 65% al 24%. “E questo senza aver elevato, in questa prima fase, nessuna sanzione”, dice il direttore del progetto Paolo Doglio.
Dopo questa fase di monitoraggio, in cui le velocità sono state rilevate ma non sono state emesse multe, “il prossimo passo non potrà che essere quello di mettere in funzione gli strumenti per accertare le violazioni”, annuncia il comandante Bassani. Quindi si passa dall’effetto deterrente psicologico all’effetto “repressivo”.
Il progetto è nato però per “educare”, sottolineano gli amministratori e se per arrivarci occorrerà “reprimere comportamenti scorretti per rispetto di chi, invece, le regole le segue”, sarà fatto. Quindi, a breve, nei totem istallati lungo le vie sarà posizionata a sorpresa una telecamera: “non diremo dove e quando, ma ci sarà”, assicura Bassani.
Accanto alle multe, prenderanno il via anche incontri con uno psicologo del traffico che tenterà di lavorare sulle motivazioni che inducono l’automobilista a premere il pedale dell’acceleratore.