“Lo smarino su rotaia”, la proposta della Provincia a Cociv
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Redazione - redazione@novionline.net  
27 Settembre 2012
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“Lo smarino su rotaia”, la proposta della Provincia a Cociv

La Provincia chiede a Cociv di valutare il trasporto dello smarino su rotaia, utilizzando i binari all'interno dello stabilimento Cementir. Verso un accordo anche per la viabilità di cantiere per l'utilizzo di strada Colombare e salita Crenna

La Provincia chiede a Cociv di valutare il trasporto dello smarino su rotaia, utilizzando i binari all'interno dello stabilimento Cementir. Verso un accordo anche per la viabilità di cantiere per l'utilizzo di strada Colombare e salita Crenna

“Il casello di Vignole non è idoneo per l’entrata e l’uscita dei mezzi pesanti provenienti dai cantieri del terzo valico. Chiediamo a Cociv un progetto di fattibilità sull’utilizzo dei binari interni allo stabilimento Cementir di Arquata“. E’ la richiesta avanzata ieri dall’assessore provinciale alla Viabilità e Lavori Pubblici Graziano Moro a Cociv, il consorzio di imprese che si occupa della progettazione e realizzazione del terzo valico dei Giovi. L’utilizzo dello scalo ferroviario “eviterebbe anche di trasportare smarino su gomma, lungo i centri abitati. I camion potrebbero essere scaricati direttamente sui vagoni per poi proseguire verso Novi e Tortona”, aggiuge Moro. Durante la riunione di ieri, si è parlato anche della viabilità alternativa.
Il progetto originale prevede infatti l’allargamento della galleria Crenna e, durante i lavori che comportano la chiusura del tunnel, il traffico dovrebbe passare lungo la vecchia strada collinare, salita Crenna.

Ma la conformazione dell’antica strada collinare non convince palazzo Ghilini, il comune di Gavi e neppure le aziende che lavorano in valle. Per contro, il comune di Arquata non vede di buon occhio la possibilità di utilizzare durante i lavori la strada delle Colombare che sbuca in località Moriassi, già “martoriata” dai lavori della linea ad altra velocità. Ieri in Provincia si è cercato di chiudere il cerchio: “abbiamo proposto a Cociv una delibera in cui si chiedere di redigente un progetto di fattibilità sull’adeguamento della strada Colombare, che dovrà servire però solo per i carichi eccezionali e per il traffico pesante. Il traffico ordinario continuerà, come previsto negli accordi, ad insistere sulla salita Crenna che in ogni caso dovrà essere adeguata”, ha spiegato Moro.
A dare l’accelerata finale verso questa soluzione è stata anche una lettera della principale ditta operante in val Lemme, la Tre Colli, la quale faceva presente l’impossibilità di utilizzare salita Crenna per il transito di camion di notevoli dimensioni. “In effetti – conferma Moro – le pendenze della strada che scavalca la collina non sono adatte a carichi eccezionali tipo i bilici. Nel caso in cui un mezzo pesante dovesse restare bloccato per qualche motivo, il traffico da e verso la valle sarebbe fermo. Inoltre longo la strada ci sono diverse abitazioni”. Cociv quindi è stato chiamato a redigere uno studio di fattibilità e a dare una risposta in tempi ristretti. “Riteniamo che sia una soluzione fattibile e che possa venire accolta”, dice ottimisticamente Moro. In “cambio”, anche se la partita in realtà è differente, il comune di Arquata potrebbe ottenere la rinuncia da parte di Cociv ad allargare la 35 dei Giovi tra Libarna ed Arquata, evitando una decina di espropri lungo la Provinciale. “Non l’abbiamo chiesto noi di allargare la 35 dei Giovi – conferma Moro – e non interessa certo al comune di Arquata. Oltre tutto il traffico dei mezzi legati al cantiere non passeranno da quella strada. Quindi non vediamo il motivo di allargarla”. Tireranno un sospiro di sollievo gli abitanti che lo scorso luglio si erano uniti alla protesta dei No Tav fermando la procedura degli espropri.

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