Arresto Saggese, ora anche Novi rivuole i suoi soldi
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Redazione - redazione@novionline.net  
4 Ottobre 2012
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Arresto Saggese, ora anche Novi rivuole i suoi soldi

L'arresto di Giuseppe Saggese, amministratore delegato di Tributi Italia, riapre la partita dell'ammanco di 630 mila euro nel bilancio del comune di Novi. "Siamo stati i primi a presentare un esposto alla procura"

L'arresto di Giuseppe Saggese, amministratore delegato di Tributi Italia, riapre la partita dell'ammanco di 630 mila euro nel bilancio del comune di Novi. "Siamo stati i primi a presentare un esposto alla procura"

NOVI LIGURE – “Finalmente sta emergendo la verità. Ora è urgente un intervento legislativo che permetta ai Comuni di disporre, almeno in parte, dei soldi non versati dalla società”. Con queste parole Federico Fornaro, sindaco di Castelletto d’Orba, ha accolto ieri mattina la notizia dell’arresto di Giuseppe Saggese, amministratore della Tributi Italia. Solo nel suo comune l’ammanco causato dalla società chiavarese fu di 400 mila euro circa. Il contratto, di durata ventennale che portò anche a un’aspra polemica sulle responsabilità col predecessore di Fornaro Lorenzo Repetto, è stato rescisso nel 2009.
A Novi, dove Tributi Italia gestiva il servizio affissioni, l’ammanco è di 630 mila euro.
“Siamo stati i primi in Italia, nel febbraio 2009, a presentare un esposto. E da lì s’è aperto il filone d’indagini che ha portato ai fatti di oggi – spiega il consigliere Pd di Novi, Andrea Vignoli -. Con l’arresto di Saggese, i novesi hanno avuto giustizia: ora speriamo che arrivino anche i 600 mila euro per il Comune”. L’amministratore fa presente che “quella cifra è uno di quei crediti che abbiamo tolto dal bilancio in quanto considerato ormai inesigibile”. “Ma non per questo non ci costituiremo parte civile in un eventuale processo”.

A Castelletto la situazione fu più pesante per il fallimento della Italica Spa con la quale era stata stupulata la polizza fidjussoria che avrebbe dovuto fare da tutela”. Un po’ meglio era andata al Comune di Ovada dove con la Helvetia Assicurazioni era stata recuperata gran parte, da 213 mila a 30.000, del buco causato da Tributi Italia. “Ora – spiega Mauro Grosso – dell’Ufficio Tributi del Comune – con i 9 milioni di euro sequestrati dalla Finanza si dovrebbe permettere agli enti di rientrare della cifra”. Discorso simile per Silvano d’Orba, dove l’ammanco fu contenuto a 25 mila euro.

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