Trivelle in azione a Moriassi bloccate dai No Tav
Home
Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
18 Ottobre 2012
ore
00:00 Logo Newsguard

Trivelle in azione a Moriassi bloccate dai No Tav

Presidio notturno dei No Tav per impedire i carotaggi in un terreno privato i cui proprietari si erano opposti all'esproprio. Gli avvocati valutano se procedere con una denuncia per violazione di proprietà privata. Oggi a Roma riunione dell'Osservatorio ministeriale. "Chiediamo che sia permanente e che la sede sia a Novi o Arquata"

Presidio notturno dei No Tav per impedire i carotaggi in un terreno privato i cui proprietari si erano opposti all'esproprio. Gli avvocati valutano se procedere con una denuncia per violazione di proprietà privata. Oggi a Roma riunione dell'Osservatorio ministeriale. "Chiediamo che sia permanente e che la sede sia a Novi o Arquata"

SERRAVALLE SCRIVIA – Rischiano una denuncia per violazione di proprietà privata i tecnici del Cociv che martedì sera hanno posizionato una trivella per i carotaggi su un terreno i cui proprietari non avevano dato alcun consenso. A fermare i sondaggi sono stati i comitati No Tav che hanno presidiato l’area tutta la notte. Sembra che si sia trattato di un semplice “errore”: il luogo su cui avrebbero dovuto poggiare i macchinari erano di poco distante,  lungo una scarpata in località Moriassi, tra Serravalle ed Arquata. Così sono intervenuti anche i carabinieri che hanno preso visione dell’errore.
I comitati parlano di “violazione di proprietà privata” e stanno valutando se precedere con una denuncia. Sul fronte istituzionale, intanto, oggi a Roma si riunirà l’osservatorio istituito presso il Ministero delle Infrastrutture a cui partecipano i delegati delle province e regione interessate e i rappresentanti del governo. “In quella sede chiederemo che venga istituito un osservatorio permanente sul territorio a cui possano partecipare anche i rappresentanti dei comuni interessati – spiega l’assessore ai Lavori pubblici provinciali Graziano Moro – riteniamo infatti che debba essere stretto e costante il rapporto con il territorio. Non ha senso che a presiedere l’osservatorio ministeriale sia un avvocato di Napoli.
Ne faccio anche una questione di spesa: visto che tagliano risorse agli enti locali, perchè affidare l’incarico della presidenza dell’osservatorio ad un cittadino napoletano che dovrà sostenere spese e quindi chiedere rimborsi, per venire a vedere cosa accade qui?”. Secondo Moro l’osservatorio permanente dovrebbe invece avere sede a Novi o Arquata. La questione era già stata posta direttamente a Cociv nel corso di una riunione la scorsa settimana. “Tra gli altri temi, abbiamo richiesto a Cociv indagini supplementari per l’accertamento dell’eventuale presenza di amianto nelle rocce e garanzie sulla tutela delle fonti idriche. Ora ci aspettiamo risposte concrete”.
Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione