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Durante il mio peregrinare in rete, mi sono soffermato su una delle tante immagini che girano su facebook. Se in un primo istante sono passato velocemente oltre, subito dopo la foto mi ha portato a fare qualche riflessione…

Durante il mio peregrinare in rete, mi sono soffermato su una delle tante immagini che girano su facebook. Se in un primo istante sono passato velocemente oltre, subito dopo la foto mi ha portato a fare qualche riflessione…

OPINIONI – Durante il mio peregrinare in rete, mi sono soffermato su una delle tante immagini che girano su facebook.
Se in un primo istante sono passato velocemente oltre, subito dopo la foto mi ha portato a fare qualche riflessione…

Venivano mostrati due articoli di giornale che riportavano più o meno lo stesso fatto di cronaca, uno accaduto a Vicenza e l’altro in Inghilterra, ovvero due malviventi che erano stati feriti a colpi di pistola dalla vittima del furto mentre erano all’opera ed in entrambi i casi i ladri avevano citato il pistolero, ma l’esito del processo è stato diverso.
Il giudice italiano ha condannato la vittima del furto ad un anno di carcere, oltre all’obbligo di versare 120mila euro a favore dei delinquenti (più una trentina per le spese giudiziarie).

Domanda scontata: ma perché? Non vale rispondere che siamo in Italia.
Sta di fatto che Ermes Mattielli, 57 anni di Arsiero, da vittima si è ritrovato a dover rispondere di lesioni colpose ed esercizio putativo del diritto di legittima difesa.

Per il giudice a nulla è valso sapere che i due scassinatori, sorpresi dalla vittima, al posto di scappare hanno brandito delle spranghe, intimandogli di andarsene o sarebbe stato peggio per lui.
Così come a nulla è servito sapere che la vittima avesse già subito una ventina di furti in tre anni, senza che nessuno avesse fatto nulla, perché è un robivecchi.
No! Per il giudice sapere che la vittima del furto era esasperata e impaurita (quindi magari non proprio nel pieno delle proprie facoltà) non è servito e così Mattielli è stato processato, perché come dice l’avvocato della difesa “non c’erano gli estremi per la legittima difesa, bastava una telefonata ai carabinieri”.
All’avvocato vien da chiedere: ma prima o dopo le sprangate che i suoi assistiti minacciavano di dare al Mattielli?
E se l’accusa aveva chiesto 10 mesi, il giudice ne ha aggiunti altri due, forse per fare conto tondo, mentre gli scassinatori hanno avuto quattro mesi di carcere.

Volete sapere com’è andata in Inghilterra?
Sarà colpa del fuso orario o forse del fatto che è un’isola, ma sta di fatto che il giudice inglese non solo ha rigettato la richiesta dei due malfattori, ma gli ha anche detto: “ve la siete cercata”!

L’Inghilterra è una terra “barbarica”?
Mah?! A me non sembra.

Anzi mi sembra logico come ha risposto il giudice inglese ai due scassinatori, ovvero che se tenti di rubare, sai bene il rischio che corri.

Ovviamente Mattielli potrà ricorrere in appello, ma resta sicuramente l’amaro in bocca di esser stato cornuto e mazziato.

Ma se diamo un premio a chi ruba, davvero ci possiamo meravigliare di “er batman”?

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