Nuovo, ma non troppo
Home

Nuovo, ma non troppo

Serve un cambiamento! Oramai l’hanno capito anche le pietre, sebbene non sia sicuro che l’abbiano capito i vertici dei partiti. Serve un cambiamento perché se veterani della politica come l’on.Stradella si permettono il lusso di ripudiare impunemente il proprio partito, che gli ha permesso di godere di un lauto stipendio da tanti anni, la situazione è palesemente allo sbando.

Serve un cambiamento! Oramai l?hanno capito anche le pietre, sebbene non sia sicuro che l?abbiano capito i vertici dei partiti. Serve un cambiamento perché se veterani della politica come l?on.Stradella si permettono il lusso di ripudiare impunemente il proprio partito, che gli ha permesso di godere di un lauto stipendio da tanti anni, la situazione è palesemente allo sbando.

LA PECORA NERA – Serve un cambiamento!
Oramai l’hanno capito anche le pietre, sebbene non sia sicuro che l’abbiano capito i vertici dei partiti.
Serve un cambiamento perché se veterani della politica come l’on.Stradella si permettono il lusso di ripudiare impunemente il proprio partito, che gli ha permesso di godere di un lauto stipendio da tanti anni, la situazione è palesemente allo sbando.
Anzi, su AlessandriaNews l’onorevole arriva al punto di ammettere candidamente che il pdl, in realtà, non è mai esistito.
Chissà perché queste cose non le ha dette durante il recente congresso provinciale, dove invece pare abbia giocato un ruolo da protagonista nel favorire la lista unitaria, con buona pace del rinnovamento.
Del resto ha ragione anche l’onorevole, che punta il dito (in pieno “italian style”) non solo sui partiti, ma anche sulle altre componenti della società: imprenditori, sindacati, enti locali, ecc.
Negli ultimi 20-30 anni l’intera società si è appiattita sul “fotti e chiagni”, cercando di portare a casa più soldi possibili e lavorando il meno possibile.
E’ il caso delle aziende nate sull’onda degli incentivi per i pannelli fotovoltaici, che oggi chiudono perché non hanno voluto investire i tanti soldi piovuti dal cielo e impunemente mandano a spasso tanta povera gente.
O della FIAT che per anni ha goduto della protezione dello Stato, ma oggi che le si chiede di impegnarsi sul territorio, dichiara che deve essere libera e competitiva.
Oppure i continui sprechi di Regioni, Province e Comuni: dai 590mila euro per comprare rose ed orchidee in Moldavia di Fabbio ad Alessandria, ai monogruppi consigliari in Regione della Bresso, passando per i vari Lusi, batman e trote del caso.
La sistematica evasione che tanti giustificano con l’ingiusta pressione fiscale (davvero chi è abituato a fare il furbo, se pagasse meno tasse non lo farebbe? Non credo).
Per non parlare poi delle tante (troppe) lobby italiane: notai, avvocati, medici, farmacisti, taxisti, ecc.
Un complesso di vassalli e valvassori che impediscono qualunque riforma si affacci in parlamento e la prova sono i tanti tentativi di liberalizzare i mercati, finiti poi a tarallucci e vino, pagati ovviamente da noi cittadini.
Serve quindi una mentalità più fresca, facce nuove, per riuscire a portarci sulla media europea, dove i politici sono ampiamente sotto i 50 anni e riescono ad avere una visione del futuro più lontana di chi, a 70-80anni, ragiona ancora avendo la testa negli anni ’60.
Ma anche qui, serve gente completamente a digiuno della macchina burocratica, come possono essere i ragazzi del Movimento 5 Stelle, o servono giovani già navigati, come possono essere Renzi o Cattaneo, l’uno “rottamatore” sindaco di Firenze e l’altro “formattatore” sindaco di Pavia?
Come disse Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!
Ecco quindi che se da chi non ha mai messo piede nei partiti spero possa avere meno malizia, da chi nei partiti c’è cresciuto, fino ad occupare una cadrega importante come quella di Sindaco di una grande città, mi vien naturale diffidare quando mi parlano di nuovo.
Dove eravate prima di rifarvi una verginità?
Forse ha ragione Caprotti (il patron dell’Esselunga): “L’Italia è destinata al fallimento!”

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione