Primarie, la sfida divide giunta e consiglio
A Novi la giunta di Lorenzo Robbiano si schiera quasi compatta con Renzi ma il primo cittadino non si pronuncia. Per Bersani, invece, è la maggioranza dei consiglieri Pd. E c'è, invece, chi non ha ancora deciso
A Novi la giunta di Lorenzo Robbiano si schiera quasi compatta con Renzi ma il primo cittadino non si pronuncia. Per Bersani, invece, è la maggioranza dei consiglieri Pd. E c'è, invece, chi non ha ancora deciso
Ma come si stanno posizionando i vari esponenti cittadini del Pd? Ormai, a meno di un mese dalla data fissata per le primarie, sono sempre meno gli indecisi.
La scorsa settimana si è registrato l’ultimo endorsement di peso: l’assessore Provinciale Graziano Moro e il Consigliere Regionale Rocchino Muliere hanno aderito al comitato pro-Renzi, andando ad infoltire le schiere dei suoi sostenitori.
Chi sostiene Renzi dalla prima ora a Novi, si sa, è l’assessore Germano Marubbi, che si sente vicino al Sindaco di Firenze anche perchè, come ricorda spesso, “Novi e Firenze sono le uniche città in cui si è ridotta l’addizionale irpef per i redditi più bassi”. Ma non è l’unico esponente della giunta novese a sostenere Renzi, anzi, la giunta in blocco è a favore del giovane rottamatore. Sono Renziani infatti l’Assessore alla Cultura Simone Tedeschi, quello all’urbanistica Paola Cavanna, e il Vicesindaco Enzo Garassino. Tutta la delegazione di giunta del partito democratico si è quindi schierata contro Bersani. Tra i pochi la cui posizione non è nota resta il Sindaco Lorenzo Robbiano, che al momento non ha ancora espresso pubblicamente le sue preferenze.
Se Renzi ha la maggioranza in giunta, lo stesso non si può dire all’interno della rappresentanza PD in consiglio comunale. A favore di Bersani sono Alfredo Lolaico, Dilva Manfredi e il capogruppo Bruno Motta, mentre per ora a favore di Renzi c’è solo Andrea Vignoli. Concetta Malvasi sosterrà il terzo incomodo, Laura Puppato, la consigliere regionale veneta che ha scelto, tra l’indifferenza generale, di concorrere alla guida del paese attraverso le primarie. A sostegno di Puppato anche Stefano Lovelli, già membro della segreteria cittadina del PD.
Si aggiunge quindi una grana per Robbiano: non sarà facile amministrare la Città con la giunta schierata in un modo, e il consiglio in un altro. Nessun problema se le primarie saranno vinte, almeno a Novi, da Renzi, ma in caso di vittoria di Bersani c’è già chi rivendica un rimpasto in giunta.
A livello delle massime cariche, si registra ancora una volta una differenziazione di posizioni tra l’onorevole Mario Lovelli e il senatore Enrico Morando: il primo starà con Bersani, il secondo con Renzi.
Anche i giovani del PD si presentano divisi. L’ex segretario dei giovani democratici, Francesco Andronico, è portavoce dei renziani novesi mentre l’attuale segretario, Stefano Leardi, lo è dei Bersaniani.
A favore di Bersani anche la segretaria cittadina del PD, Cecilia Bergaglio, e capi storici della sinistra novese come i grandi vecchi Oreste Soro e Franco Soffiantini.
Chi riesce anche a Novi a raccogliere qualche voto anche al di fuori del Partito democratico è Matteo Renzi. A suo favore infatti anche Guido Trespioli, ex vicesindaco di Novi e recentemente uscito dal partito sbattendo la porta.
A sorpresa, ma neppure tanta, si è visto firmare a favore di Renzi anche un noto esponenete cittadino del centro destra. Si tratta di Michele Fossati, della corrente “scottiana” del Pdl che ha manifestato più volte il suo disagio nel restare nel partito fondata da Silvio Berlusconi.
E Niki Vendola?, si chiederanno i lettori. Non ci siamo dimenticati di lui, anche se pare se ne siano dimenticati gli esponenti locali di Sinistra & Libertà, che sono solo due. Gianfranco Pallavicini e Michele Sangiovanni al momento non hanno ancora avviato nessuna iniziativa pubblica a sostegno del loro candidato.
Piano piano quindi, mentre si avvicinano le primarie, si delinea sempre più chiaro lo schieramento della nomenklatura novese. Pochi mancano all’appello: tra gli assenti per ora resta Mauro D’ascenzi, uno che non ha mai perso occasione per schierarsi pubblicamente e che finora è rimasto in disparte. Ma c’è ancora tempo.