Tre Colli, scontro tra sindacati e azienda
Home
Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
13 Novembre 2012
ore
00:00 Logo Newsguard

Tre Colli, scontro tra sindacati e azienda

E' scontro tra i sindacati del settore edile e la Tre Colli di Carrosio, dopo la rottura delle trattative sui 15 licenziamenti richiesti dall'azienda. Secondo i rappresentanti dei lavoratori, i dirigenti della ditta avrebbero fatto saltare il tavolo di confronto

E' scontro tra i sindacati del settore edile e la Tre Colli di Carrosio, dopo la rottura delle trattative sui 15 licenziamenti richiesti dall'azienda. Secondo i rappresentanti dei lavoratori, i dirigenti della ditta avrebbero fatto saltare il tavolo di confronto

CARROSIO – Si profila uno scontro tra sindacati del settore edile e la Tre Colli di Carrosio dopo la rottura delle trattative sui quindici licenziamenti richiesti dall’azienda della famiglia Persegona. Nell’ultima riunione sulla vertenza, secondo i rappresentanti dei lavoratori i dirigenti della ditta avrebbero fatto saltare il tavolo di confronto.

La questione riguarda parte dei lavoratori impiegati nel reparto manufatti, dove si producono i prefabbricati per capannoni, settore che risente della pesante crisi dell’edilizia. Dopo un anno di cassa integrazione, conclusa anche la cassa straordinaria, nelle scorse settimane l’azienda ha comunicato la volontà di licenziare, rimanendo però aperta alle trattative. Pur respingendo l’ipotesi dei sindacati di attivare i contratti di solidarietà la dirigenza nel precedente incontro aveva annunciato licenziamenti solo su base volontaria incentivando economicamente la fuoriuscita del personale, proposta accolta dalla controparte.

L’altro giorno, il colpo di scena. Racconta Massimo Cogliandro (Fillea-Cgil): “La Tre Colli si è rimangiata tutti gli impegni assunti. Un atteggiamento irritante, anche perché, nelle altre attività aziendali, vengono utilizzati spesso gli straordinari. Basterebbe quindi spostare alcuni lavoratori, oppure attivare i contratti di solidarietà. Invece – prosegue il sindacalista – la loro unica proposta prevede, accanto alla volontarietà, anche altri parametri, al fine di licenziare qualche lavoratore in più. Di fronte al nostro secco rifiuto, il capo del personale ha pure delineato un inquietante aut aut: accettare e limitare così i licenziamenti solo a dieci o altrimenti passare a una linea dura di ben quindici licenziamenti”. Senza l’accordo la Tre Colli aprirà la procedura di mobilità e, passati trenta giorni, arriveranno i licenziamenti. Dalla ditta di Carrosio nessun commento.

Ulteriori approfondimenti sul Novese in edicola da giovedì 15 novembre.

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione