L’arte del Dini rivive in un catalogo
Il pittore novese Edoardo Pasquale Perolo, conosciuto come "Il Dini", viene raccontato all'interno di un catalogo che raccolglie le sue opere più importanti e che è stato curato da Hedda Autera Barella. Il pittore, vissuto tra Ottocento e Novecento, fu uno sperimentatore costantemente alla ricerca di nuove forme artistiche
Il pittore novese Edoardo Pasquale Perolo, conosciuto come "Il Dini", viene raccontato all'interno di un catalogo che raccolglie le sue opere più importanti e che è stato curato da Hedda Autera Barella. Il pittore, vissuto tra Ottocento e Novecento, fu uno sperimentatore costantemente alla ricerca di nuove forme artistiche
Un cercare che spaziò sul panorama artistico del tempo: “Macchiaiolo convinto in gioventù, diventò fra i primi divisionista, per poi passare a una pittura aderente a quella del Ranzoni (pittore italiano legato alla scapigliatura), del quale seguirà più la tecnica che il lirismo, tecnica che in seguito si evolverà in un impasto corposo con colori complementari”.
La ricerca del Dini lo portò anche a viaggiare, attraverso Francia e Spagna, per conoscere la pittura europea e trarre da questa ogni ispirazione possibile. Niente poteva rendere meglio la realtà sfaccettata di questo artista, liberandolo dalla gabbia delle etichette, che una raccolta delle sue opere, descritte con dovizia e attenzione senza sfociare nel virtuosismo accademico.
Tutto questo viene arricchito nell’opera di Hedda Autera Barella da scorci della vita e delle fasi artistiche dell’autore, regalandoci un volume completo sull’opera e sulla vita di questo novese spesso dimenticato a cui, come ricorda l’autrice: “Novi è debitrice, per averlo troppo spesso trascurato, quando non addirittura dimenticato”.