Fatture false, un serravallese nei guai
In tribunale a Novi si è aperto il processo a cinque imprenditori accusati di violazione delle norme tributarie. Avrebbero creato un giro di false fatture per consentire a Giuseppe Pulice, titolare della Gfm Costruzioni, di evadere le tasse.
In tribunale a Novi si è aperto il processo a cinque imprenditori accusati di violazione delle norme tributarie. Avrebbero creato un giro di false fatture per consentire a Giuseppe Pulice, titolare della Gfm Costruzioni, di evadere le tasse.
Le fatture figuravano solo in apparenza pagate mentre i lavori edili che la Gfm avrebbe richiesto alle altre imprese non sarebbe mai stati realizzati. Basile avrebbe emesso fatture per un totale di 210 mila euro, Chinigò per 27 mila euro, Pagano per 17 mila euro e Montemerano, titolare della Edil 2002 di Arquata, per 341 mila euro. Basile è accusato anche di occultamento di documenti contabili. Pulice, definito ieri nella prima udienza “il collettore di tutto”, secondo il pm indicava nelle dichiarazioni dei redditi importi per 151 mila euro, 237 mila euro e 2008 mila euro per gli anni 2005, 2006 e 2007, elementi passivi considerati fittizi.
Ieri è stato ascoltato Pietro Buccini della Finanza di Novi, autore delle indagini: “Tutto è partito da una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate su un acquisto di immobili sospetto dal punto di vista del prezzo. Indagando abbiamo scoperto i nomi degli altri imprenditori che, nonostante le fatture emesse nei confronti della Gfm, avevano dichiarato zero reddito oppure non aveva presentato la dichiarazione. Le ditte individuali non erano in grado di svolgere i lavori fatturati per mancanza di personale”.
Il difensore di Pulice ha depositato una sentenza della Commissione tributaria regionale che ha rigettato gli accertamenti delle fiamme gialle nei confronti di Pulice. Prossima udienza il 23 aprile alle 15 per ascoltare altri testimoni.