Per i figli di immigrati cittadinanza onoraria
Succede a Pozzolo Formigaro, dove il sindaco Roberto Silvano e l'assessore alla cultura Cristiano Barco hanno deciso di far sentire meno estranei bambini e ragazzi nati nel nostro Paese da genitori stranieri
Succede a Pozzolo Formigaro, dove il sindaco Roberto Silvano e l'assessore alla cultura Cristiano Barco hanno deciso di far sentire meno estranei bambini e ragazzi nati nel nostro Paese da genitori stranieri
L’idea è quella di focalizzare l’attenzione su un problema spesso lasciato in secondo piano, ovvero la situazione in cui versano i tanti minori che, nati in Italia da genitori immigrati, si vedono negare il diritto alla cittadinanza fino alla maggiore età, con conseguenze negative sulla loro possibilità di sviluppare un senso di appartenenza e di integrazione.
«Nel giorno in cui si enfatizza l’interesse per la condizione dell’infanzia nel mondo non possiamo non rilevare che in Italia si perpetua un diritto negato», continuano dal comune di Pozzolo, aggiungendo: «L’attuale legge non prevede lo jus soli, ovvero il riconoscimento della cittadinanza sulla base del luogo di nascita, ma impone che la cittadinanza possa essere richiesta solo al compimento dei 18 anni».
La conseguenza? Bambini stranieri nel paese in cui sono nati, ma anche estranei al paese d’origine dei genitori. È per questi motivi che a Pozzolo hanno deciso di compiere questo piccolo, ma importante, gesto: conferire nella mattinata di domani, nella sala consiliare del comune, l’attestato di cittadinanza italiana onoraria ai bimbi figli di immigrati.
Un gesto privo di valenze giuridiche, che non cambia la legge in vigore, ma dal forte significato simbolico. «Sentirsi cittadini significa essere parte della comunità e partecipare alla vita del proprio Paese», spiegano da Pozzolo, concludendo: «La cittadinanza aiuta l’integrazione, mettendo le persone sullo stesso piano: stessi diritti e stessi doveri».