Tre Colli, luce in fondo al tunnel
Azienda e rappresentanti dei lavoratori si incontrano e aprono un tavolo di confronto. Questione esuberi verso la soluzione: ora però tutto dipende dalla Regione e dai fondi a disposizione per la cassa integrazione in deroga.
Azienda e rappresentanti dei lavoratori si incontrano e aprono un tavolo di confronto. Questione esuberi verso la soluzione: ora però tutto dipende dalla Regione e dai fondi a disposizione per la cassa integrazione in deroga.
L’azienda ha manutenuto quanto affermato dal patron Tarcisio Persegona, mercoledì sera, dopo la clamorosa protesta di tre operai che si erano arrampicati su un silos all’interno dello stabilimento per protestare contro il rischio di licenziamento di 15 operai del settore manufatti. Un atto deciso dopo la rottura delle trattative nelle settimane scorse.
“La Tre Colli – dicono i rappresentanti dei tre sindacati Cgil, Cisl e Uil del settore edile – ha confermato quindi la volontà di portare avanti la richiesta della cassa integrazione in deroga alla Regione. In parallelo, intende portare avanti la mobilità su base volontaria per i dipendenti”. Nelle settimane scorse avevano aderito in 7 alla proposta di incentivi per abbandonare il posto di lavoro.
Per gli altri 8 ci sarebbe quindi un altro anno di ammortizzatori sociali. Tutto però dipende dalla Regione: da Torino devono confermare la volontà di istituire la cassa in deroga, in base alle risorse finanziarie dell’ente. “Attendiamo l’incontro di lunedì a Torino – dicono i sindacalisti – dove speriamo di avere buone notizie per l’ok all’intesa. Il clima del confronto di ieri è stato positivo nelle due ore di trattativa”.