Femminicidio, un monumento per dire basta
Inaugurato a Novi il primo simbolo contro la violenza sulle donne: una stele in plexiglass e un sempreverde. Scelto il giorno di Santa Caterina d'Alessandria, donna martire messa a morte per un rifiuto.
Inaugurato a Novi il primo simbolo contro la violenza sulle donne: una stele in plexiglass e un sempreverde. Scelto il giorno di Santa Caterina d'Alessandria, donna martire messa a morte per un rifiuto.
Un Women, l’entità di genere dell’Onu ha piantumato accanto a essa un sempreverde, perché le donne morte per femminicidio sono vive per sempre nel ricordo di altre donne e della popolazione che forse non ha saputo fare abbastanza per impedire la loro morte. “La cerimonia novese si è svolta durante una delle manifestazioni più importanti dell’anno, la Fiera di Santa Caterina, e non a caso è stata scelta la ricorrenza, perché Caterina d’Alessandria fu una donna martire, messa a morte per un rifiuto. Abbiamo messo a dimora – spiega Nadia Biancato [nella foto], delegata provinciale e consigliera nazionale di Un Women – il sempreverde nei giardini Aviatori d’Italia, zona piazza Giovanni Pascoli, un’area di grande passaggio perché la violenza sulle donne è un emergenza sociale che deve essere sotto gli occhi di tutti”.
“La zona in cui sorge il monumento contro il femminicidio è vicino alla stazione dei Carabinieri e all’Asl perché il richiamo di attenzione deve essere forte anche nei confronti di queste realtà pubbliche e di assistenza sociale dove le donne che subiscono maltrattamenti devono essere accolte nel modo giusto, aiutate, seguite, protette onde scongiurare atti efferati che spesso giungono dopo denunce sottovalutate. In Piemonte e in provincia di Alessandria dove sulla violenza alle donne da alcuni anni si fa rete tra le tutte le istituzioni pubbliche l’emergenza è meno grave, ma non si può abbassare la guardia”, conclude Nadia Biancato.